mercoledì 27 agosto 2008

Glossario delle parolacce russe

Chi studia la lingua russa forse se n'era già accorto che i russi spesso usano le parolacce ed improperi (in russo: mat) non per offendere o esprimere disprezzo, ma per dire le cose banalissime. Boris Uspénsky, il noto filologo russo, spiega che nei tempi del paganesimo questo turpiloquio veniva usato per rivolgersi ai numi pagani, agli spiriti della natura, perché non capivano altre lingue. Perciò la chiesa cristiana sempre lottava contro quest'usanza, considerandola un peccato. Perciò queste parole in russo sono oggetto del tabù molto più rigoroso rispetto al lessico simile nelle altre lingue. Meglio non usare gli improperi in presenza alle donne, anche rivolgendovi ad un altro interlocutore. Anche se alcune donne gli usano, alcune altre lo fanno persino spesso.

"Ben educato viene considerato non quell'uomo chi non usa mai le parolacce in presenza alle donne, ma quello chi non se ne accorge, quando le usano le donne stesse in sua presenza".

Nel codice penale c'è un articolo "teppismo meno grave" (miélkoye huligànstvo), il quale teppismo altro non è, che l'uso delle parolacce in pubblico. Prevede una multa o qualche giorno del carcere, a scelta dei poliziotti. E questi lo usano per fermare la gente cui reato reale non sono in grado di provare. Scrivono nel verbale che un tale usava linguaggio osceno in pubblico. Sempre hanno un paio di amici pronti a firmare un tale verbale.

A volte sentirete dai russi che queste parole sono state assimilate dalla lingua tartara. Non è vero, ho letto in lingua ceca alcuni libri di Hemingway, incluso Per chi suona la campana. In testo ceco ci sono espressioni tipo: hui pojebané, e i tartari a Praga non erano mai arrivati. E' che negli anni 20 nell'Unione Sovietica di allora fu pubblicato un libro sul tema, dove l'autrice (tartara) formulava 'sta ipotesi errata. E siccome era l'unico libro sul tema mai pubblicato nell'URSS, anche se a bassa tiratura, alcuni lo avevano letto.

Un piccolo glossario del mat:

huy - cazzo, significa anche non, no, niente.
na huyà? - per cosa fare?
do huyà - molto
ni huyà - niente
pò huyu - non importa, fa uguale
nà huy - al cazzo, a quel paese
nà huy? - per cosa fare?
né huya, né huy - non (lo) fare, non doveva essere fatto
odìn huy - uguale, non fa differenza, lo stesso
odnohùystvenno - uguale, lo stesso
ohuìtelnyj - magnifico
ohuyénnyj - enorme
ohuyét' - da impazzirsi
ohuyél (ohuyéla) - sei (è) pazzo (pazza)
huyòvyj - cattivo, di bassa qualità
hùyev - del cazzo (in senso metaforico)
huyepl'òt - uno chi fa confusioni, complica le cose
huyesòs - pompista, è un'offesa, ovviamente
huìla - esprime un disapprovazione degli azioni o del comportamento di uno. Non è tanto offensivo.
hùy li? - perchе' (lo fa, lo fai)?
othuyàcit', othuyàrit'- picchiare forte (risultativo)
huyàcit', huyàrit' - lavorare (o far un'altra attività) intensivamente
huyòvina - una cosa, questa cosa
huy evo znàyet - cazzo lo sa
huy s nim - non mi importa, mi fa uguale, me ne frego
huy s tobòy - fai come vuoi
huynià - cazzate, cosa non importante
hot' by huy - non reagisce, non ha reagito,
prihuyét' - essere stupito di una cosa od essere sotto azione di alcolici o droga

pizdà - fica
pìzdit' - picchiare
pizdét' - dire bugie
pizdovàt' - andare, andare via
pizdorvànka - fica rotta
pizdiùk - esprime una disapprovazione di uno
dopizdétsa - esser punito o cadere in disgrazia in risultato del parlare imprudente, del chiacchierare troppo
spìzdit' - rubare
otpìzdit' - picchiare (risultativo)
v pizdù - a quel paese, al cazzo
pizdanùt' - dire una cosa stupida; dare un colpo a uno
pizdanùtsa - cadere per terra
pizdéts - è la fine, è spacciato, morto; kaputt (in genere: una fine irreparabilmente sfortunata di un affare)
pizdéts vsemù - una cosa senza paragone
pizdionysh - un bambino villano
pizdiulì - picchiate

yebàt' - scopare
yebàt' mòzghì (ambedue e variante dell'accento sono possibile)
yèblia - l'atto di scopare, un lavoro duro
yob, yebàl - oltre al senso letterale, anche "non voglio", "non lo faccio"
ya ebàl, ya ebù - gli stessi di sopra, più "che palle!" (metaforico)
dolboyòb - uno che non sa fare qualcosa o un noioso chi si ostina a fare od ottenere qualcosa e non riesce di farlo.
yòbar' - scopatore
yòbnutsa - impazzirsi
yebanùtsa - impazzirsi
zayebìs' - perfetto, molto bene
zayebàtsa - stancarsi del lavoro duro
zayebàt' - infastidire, seccare
uyòbyvat' - andare via
uyebàt' - dare un colpo, una picchiata
uyòbisce - una cosa grande e brutta
yòbnut' - picchiare, bere (alcolici)
vy'jebat' - scopare (risultativo)
vyòbyvat' - lavorare duro
doyebàtsa - molestare, attaccarsi
dovyjòbyvatsa - essere punito o cadere in disgrazia in risultato del fare lo sbruffone
yebàlo - boca
yebàl'nik - boca
yòbanyj - scopato (uno) o maledetto
yebanùtyj - un po' balordo, sciocco
mozgoyòb - segamentalista
nayebàt' - truffare (risultativo)
obyòbyvat' - truffare (reiterato)

bliad' - una donna chi è pronta ad andare gratis con qualsiasi maschio. Anche un'esclamazione di sorpresa, delusione ecc.
bliadùn - uno scopatore di tante donne
bliàdskij - di puttana, maledetto
bliàdki - scopate
bliadiòshka - una bliad' iniziante o timida
vy'bliadok - un giovane prodotto del sesso casuale
bliadovàt' - fare la vita di bliad'

Ovvio, i dotti lettori sanno, che in russo i sostantivi si declinano, i verbi sono risultativi o infiniti e si coniugano, gli aggettivi hanno generi (yòbanyj - maschile, yòbanaya - femminile, yòbanoye - neutro, yòbanyje - plurale).

Un paio d'esempi:
Uno capo scaricatore dice agli operai: "Na huyà do huyà nahuyàrili? Rashuyàrivayt'e nà huy!", il ciò vorrebbe dire: Perché avete fatto (messo, versato) così tanto? Disfarlo tutto!".

La forza del tabù e tale, che persino nella rete 'ste parole solo raramente si scrivono in pieno, di solito al posto di una-due lettere si mettono punti, asterischi, chiocciole, ecc. o si scrivono con gli errori d'ortografia, così la frase menzionata sopra:

"На х.я до х.я нах.ярили, расх.яривайте на х.й!"

Ecco una storiella esemplare:

Еду в автобусе. Весна, распутица. Автобус тормозит на остановке. На ступеньке стоит пролетарий, готовый сойти вниз. Дверь открывается, и перед ним - хлюпающая грязь метров так на 300 до ближайшего асфальта. А идти надо. И он восклицает:
- Блядь, пиздовать-то на хуй - я ебу!
После чего сходит со ступеньки в грязь и идет в нужном ему направлении.

Traduzione:

Vado in un autobus urbano. La primavera, fango dappertutto. Il bus si ferma alla fermata. Un proletario si era preparato a scendere. La porta si apre e lui vede un fango liquido profondo che si estende a circa 300 metri sino all'asfalto il più vicino. Ma bisogna scendere però! E lui fa 'st'esclamazione:
- Bliad', pizdovàt'-to nà hui - ya yebù!
(Cazzo! bisogna andare tanto lontano, che sorpresa spiacevole!)

Dopo di che scende dall'autobus nel fango e va nella direzione richiesta.

Un'altra barzelletta esemplare:

Un vecchio sulla tabella in un giornale controlla il suo biglietto di lotteria statale. I premi erano in forma reale (frigorifero, macchina da cucire ecc.), ma se il prodotto non gli serviva, l'eventuale vincitore poteva prendere al suo posto la somma equivalente in denaro.
La moglie del vecchio grida dall'altra stanza:
- Cosa hai vinto?
- Huy. (Niente)
- Non lo prendere in denaro però!

Un semplice test di buona educazione:
Bisogna inserire le lettere al posto degli asterischi:
*У*НЯ
Se vi risulta la parola КУХНЯ (cucina), siete apposto.
Se, invece vi risultò un altra parola, c'è un motivo per preoccuparvi.
(è intesa la parola ХУЙНЯ - cazzata).

A chi interessa: eccovi un altro glossario russo-italiano delle parolacce:
http://www.russki-mat.net/it.html
Però qua ci sono solo gli improperi e lessico osceno relativo al sesso. Non ci sono lì le parole oscene sostitute di quelle normale.

Vedi anche l'altro mio post sul gergo russo, "La lingua albanese (olbanese)"

8 commenti:

sartorius ha detto...

Ciao,
nel 1992 a Mosca ho comprato un dizionario multilingue di parolacce... Una cosa molto scientifica, com'erano tutti i libri pubblicati a quei tempi. Lo conosci? Ciao Paolo

Sergio ha detto...

Ciao, Paolo. Certo che lo ho "Международный словарь непристойностей", l'editrice АВИС-press, 1992. La sua parte italiana è scaricabile dal sito del film "Padrino", vedi il post sul mio blog russo:
http://perevod99.blogspot.com/2009/02/blog-post_22.html
lì c'è anche la foto della copertina. Lo ho combinato con un altro glossario, così è diventato 2 volte più grosso.

Kishanna ha detto...

simpatiche le parolacce russe, spero tu mi dia il permesso di riportarne qualcuna sul mio blog.

SonicReducer ha detto...

Qualche giorno fa cercavo la traduzione dall'italiano al russo per la parola "fico", il frutto.
Ho cercato su google translate ed è uscito "фига". Insospettita dalla pronuncia, che in italiano lascia intendere una parolaccia, ho cercato delle immagini su google usando фига. Ed in effetti il frutto è uscito molto, ma molto raramente...
L'immagine più frequente è quella di un pollice che sporge tra indice e medio della mano chiusa a pugno. Insomma non ne conosco il significato, ma secondo me non è proprio una cosa innocente, o sbaglio? Che significa?
Tra l'altro da noi (in Italia) un gesto simile è usato per fare uno scherzo ai bambini, ma nessuna parolaccia.
Grazie.

Sergio ha detto...

fico (frutto) = инжир (inzhìr)
fico (albero) = фиговое дерево (fìgovoje dérevo)
фиг (più spesso) oppure (fìga) più raro (solo nella locuzione fìga v karmane, mi sembra) è proprio quel gesto. Significa un rifiuto decisivo, un po' grossolano: no, non lo faro, quello che mi chiedono, mi chiedi o aspettano da me. Oltre a ciò si usa come un sostituto eufemistico della parola "cazzo" in alcune espressioni. Al posto di dire idì nà hyj (vai al cazzo), che sarebbe un'offesa in molte situazioni, si dice idì nà fig (si legge nà fik) se non vuoi essere rozzo. fig tebé = huj tebé (non farò quello che vuoi). All'esempio, nel famoso film animato x bambini (in tutto è una serie di 3 cartoni animati) Zimà v Prostokvàshino, il kot Matròskin (sarebbe gatto Marinaio) dice fig vàm al cane Shàrik. La parola figòvyj (eufimismo) (non fìgovyj!) significa hujòvyj (del cazzo, scadente).

[guarda anche il mio post "Prostokvàšino" in lingua inguscia http://italia99.blogspot.com/2010/04/prostokvasino-in-lingua-inguscia.html]

L'etimologia polare dice che fig = figùra iz trёch pàlzev (la figura, composta dalle tre ditta). Forse (penso) che inizialmente aveva lo stesso significato (o quasi) come il famoso gesto americano, la mano con un dito medio sollevato.
C'è un bel dizionario on-line multilingue: http://multitran.ru/
C'e anche italiano-russo e russo-italiano. Penso, che è persino più grosso che Lingvo, perché a volte, spesso ci trovo le parole, che in Lingvo non ci sono.

Sergio ha detto...

"Prostokvàšino" è un film di culto, ogni russo, sia bimbo che adulto, lo ha guardato cento volte e sa pro memoria tutti i dialoghi. E' a doppio fondo: i bimbi ne godono delle avventure, gli adulti - dell'umorismo sottile.
Marshàk, il famoso poeta per bambini e traduttore, diceva:

Una poesia per bambini deve piacere ai bambini, altrimenti non è la poesia per bambini. Ma deve piacere anche agli adulti, altrimenti non è una poesia affatto.

SonicReducer ha detto...

Grazie per la risposta così esauriente e chiara!
E grazie anche per il suggerimento del dizionario, ne avevo proprio bisogno, con google translate non si va molto lontano.
E grazie anche per il suggerimento del film, me ne ricorderò quando sarò un po' più pratica con il russo, non vedo l'ora.

Tra l'altro sono d'accordo con Marshàk!

ankfula ha detto...

Credo sia:" mannaggia"