martedì 30 ottobre 2007

Perché le barzellette russe non fanno ridere agli italiani?

Perché le barzellette russe non fanno ridere agli italiani?

Ecco alcuni pareri che ho trovato in vari forum dell'Internet:

1) Non so se per sbaglio qualcuni qualcuno ci abbia fatto caso, ma gran parte delle barzellette russe non fa per nulla ridere! Magari se qualcuno se le ricorda, puo' scriverle qui (cosi' piangiamo tutti assieme)
http://www.turismoinrussia.com/forum.aspx?f=1&t=1411&p=1

2) Comunque è in tema con le barzellette russe che appunto non fanno ridere

3) MA IO ODIO LE BARZELLETTE RUSSE SONO PIU' DELLE COSE TRISTI...

4) eheh c'erano barzellette che noi italiani definiamo Humor inglese (quelle troppo serie per riderci dopo) che a lei piacevano molto e altre barzellette russe che non ho mai capito, ma sorridevo lo stesso per farla felice eheh

MA IL FATTO E' CHE LA GRAN PARTE DELLE BARZELLETTE DI UN POPOLO NON FA MAI RIDERE ALLA GENTE DI UN ALTRO POPOLO! Sono appunto quelle che contengono i giochi intraducibili delle parole, più quelle che alludono alle realtà molto specifiche del paese, sconosciute negli altri paesi.

Eccovi un esempio:
Gino regala a Marco una pialla e dice: Eccoti un rimedio efficiente per dimagrire...
Sicuro che non avete capito niente. Ora cambiamo solo i nomi dei personaggi:
Geppetto regala a Pinocchio una pialla e dice: Eccoti un rimedio efficiente per dimagrire...
E se ora, usando i nomi giusti stavolta, raccontiamo la stessa battuta ad una persona di Malaysia, chi non ha mai letto "Le Avventure di Pinocchio"? Avrà sicuramente bisogno delle spiegazioni per capirla, ma il fatto è che una battuta, che richiede delle spiegazioni per essere capita, non fa mai ridere!

La maggior parte delle persone che raccontano le barzellette non sono mica specialisti nelle problematiche delle comunicazioni interlinguistiche! Raccontano quelle barzellette che le piacciono e sono comprensibili a loro stessi. E le 80% delle barzellette, sia russe, sia italiane, contengono o giochi delle parole (ti ho chiamato Pinocchio, e no Finocchio!), o allusioni alle realtà specifiche.

Eccovi una battuta russa spiegata:
"Risulta che gli elefanti sono molto bravi a portare tronchi d'alberi. Gli scienziati hanno calcolato, che un elefante è in grado di sostituire a n. 24 Lenin!"
Allude a una realtà comunemente nota in Russia, a un famoso quadro dove è dipinto come Vladimir Lenin insieme con un altro compagno porta un tronco d'albero durante la cosiddetta "giornata del lavoro comunista", quando sistemavano il territorio del Cremlino. Poi questi "sabati del lavoro gratuito" diventarono una tradizione sovietica. Ogni anno un sabato in aprile (il 22 aprile si festeggiava il compleanno di Lenin) gli operai dovevano uscire per lavorare gratis nelle loro officine, mentre gli impiegati sistemavano il territorio. C'erano delle altre barzellette sul tema di questo tronco d'albero famigerato:

1) Il compagno Dzerzhinsky (capo della KGB di allora) fa una delazione al compagno Lenin:
- Compagno Lenin, il compagno Stalin sta abborracciando nel sabato del lavoro comunista.
- Perché lo pensi?
- Sta affaccendandosi con il tronco dell'albero vuoto dentro, quello che noi abbiamo preparato apposto per Lei.

2) Durante una riunione solenne della gioventù comunista negli anni 70ta intervene con i suoi ricordi un veterano chi ha avuto la fortuna d'incontrare Lenin di persona:
- Nel 1918 io e il mio amico Petia abbiamo bevuto una bottiglia di vodka ed eravamo usciti per ne comprare un'altra... Nella strada ci avvicina un tizio bassotto, in un berretto, e parlando con erre moscia ci dice:
- Compagni, pRendete questo tRonco d'albeRo e poRtatelo qua!
E io e Petia lo abbiamo mandato a quel paese. Ecco...
A Petia da quel tempo non lo ho più visto... E anch'io solo un mese fa' che son'uscito dal carcere...
(Deride la tradizione d'interventi di ricordi dei vecchi bolscevichi, dei reduci di guerra alle riunioni di gioventù per favorire all'educazione del patriottismo sovietico).

Infine, un'esperienza personale:
Studio turco. Ho comprato un libro d'aneddoti di lettura facile (testo turco con commenti in russo) sul famoso personaggio levantino medievale metà storico, metà inventato, Hoca Nasreddin (si legge Khogia). Poi, su un sito di studi linguistici ho comprato il CD con i file MP3 di questo libro recitato da un giovane turco, chi studia in Russia. Si sente, che lui si era risparmiato la fatica di prima leggere il testo per prova, e poi leggerlo un'altra volta per registrare, siccome ha delle difficoltà a leggere da un solo colpo alcune parole turche molto lunghe, con tanti suffissi agglutinati. Due o tre volte, lui manca poco dallo scoppiare una risata, all'esempio leggendo questa:

Verso la sera Hoca arriva a piedi a Konya, che allora era una grande città, e va per le sue vie selciate deserte, inseguito da un branco di cani vagabondi abbaianti. Lui s'inchina per prendere un sasso per gettarlo e cacciar via i cani, ma non riesce a tirarlo fuori dal selciato fitto. E fa':
- Che razza di città, ai cani li hanno liberati, e ai sassi li hanno incollati...

E qui questo giovane turco appena si trattiene dal ridere... Cosa c'è di così arguto, io non lo capisco. Forse voi lo capite?

4 commenti:

Oudyd ha detto...

Hai ragione sai! E' molto difficle capire, e soprattutto rendere da una lingua all'altra l'humor! Forse si tratta di un semplice errore di traduzione, magari in turco "incollare" si dice in un modo che puo avere due significati, il secondo dei quali fa ridere! Chissà! Per i giochi di parole è la setssa cosa, in Francia ne fanno continuamente, soprattutto perché in francese ci sono molte omofonie, ma in Italiano è difficile! Per esempio, c'è una barzelletta che racconta: "Ci sono 3 hamburger (che in francese si dice "steak hachés")in un bosco, due di loro decidono di fare paura al terzo e si nascondono. Il terzo li cerca, ha paura, e quando loro spuntano da un cespuglio e gli fanno paura lui chiede: "Dove eravate?" e loro rispondono: " Ci eravano nascosti!" che in francese si dice "On s'était cachés" e se lo leggi veloce da lo stesso suono che "steak hachés". Ovviamente questa barzelletta tradotta non farebbe ridere neanche un ubriaco!!!
Grazie per il tuo sito, imparo tante cose sul russo e sulla Russia!

Sergio ha detto...

Anche in russo sono tantissimi scherzi e battute con gioco di parole e con le realta' specificamente russe, da spiegare lungo e noiosamente. Ma anche in italiano, tipo: "perche' il tasso adora le tasse". In quell'aneddoto turco non si tratta sicuramente del gioco di parole, lo ho preso da un libro spiegativo per quelli chi studia turco, come quello presentato nell'altro mio post "Barzellette italiane per russi", http://italia99.blogspot.com/2007/12/ci-sono-libri-speciali-per-russi-che.html
Se ci fosse un secondo significato, sarebbe spiegato nei commenti...

Gatu ha detto...

La barzelletta sui turchi immagino sia riferita alla loro nomea di pigroni :)

Sergio ha detto...

Direi di no, Gatu.
a) Nasreddin si era chinato per prendere un sasso.
b) I Turchi non sono tanto pigri, quanto lo siamo noi, russi. Un businessman italiano mi diceva 14 anni fa: i tedeschi cui laboriosità nessuno mette in dubbio, non patirebbero sul loro territorio 2 milioni di fannulloni.
c) Ho avuto l'occasione di convincermene in persona, sul cantiere del centro commerciale "Park House" a Togliatti (lo costruirono Turchi) e a Samara (Russi). Paragonati a noi, i Turchi sono molto più ordinati.
d) Su un altro portale, ho in russo una raccolta delle barzellette sul tema, tipo:
- Pronto, ciao!
- Ciao.
- Cosa stai facendo?
- Niente. Sono al lavoro.

Perché l'ICQ non permette di mettere n. 2 status simultanei: "Sto dormendo", "Sono al lavoro"?

La Russia è l'unico paese del mondo dove può essere pubblicato e godere di domanda un CD "Migliori giochi per l'ufficio".

e via di seguito...