martedì 17 giugno 2008

Michail Zhvanetsky

Mikhail Zhvanetsky nato il 6 marzo 1934 è un famoso scrittore satirico russo d'origine ebraica, l'autore e recitatore di numerosissimi sketch. Ecco un articolo su di lui nella wiki inglese, e questo il sito dei suoi ammiratori (in russo). Ho già pubblicato in un paio di altri post le traduzioni di un paio dei suoi sketch che mi sembrarono traducibili.

Non ci conviene ora...

Ragazzi, secondo me non ci conviene ora di prendere 100 grammi di vodka a ciascuno,
aringhita salata con patatine, ravanellini, burro.
Non ci va. Non è il caso.
La giornata è così buona, il mare è così blu.
Pratichiamo lo sport in cambio...

Dunque, propongo di non prendere 100 grammi di vodka a ciascuno, cetriolini salati, l'insalatina di pomodorini, cacio pecorino, ravanellini, aringhini e patatine con anetino. Non ci conviene.
Il sole brucia, la gente è sulla spiaggia. Occorre allenare i nostri muscoli stanchi. E da qua il mare benché sì, che si vede, ma è assai a parte.
Siete d'accordo?

Ripeto dunque: non prendiamo 150 grammi di vodka a ciascuno, cetriolini, mele poste in mollo, aringhini salati, insalatina, patatine, ravanellini, sugo di pomodori con ghiaccio e costolette di carne battuta.

Chi sta prendendo nota? No, no, no!
Noi proprio non prendiamo 200 grammi di vodka a ciascuno, insalatina, cetriolini, melanzane macinate, patatine calde con l'anetino e boršč, sì, e boršč ucraino con pannetini all'aglio certamente!
Non lo prendiamo!

Già avente preso nota? E cosa ci importa?
La giornata è così buona, il tempo e bellissimo, c'è l'àfa fuori, puoi nuotare a voglia, prendere il sole... La salute va curata.

A cosa ci servono 250 grammi di vodka a ciascuno, aringhina con patatine, ravanellini, cavialino come antipasti freddi, con boršč ucraino con pann'acida con aglio per il primo e forse qualche costolettina di carne battuta al secondo?..
In tal caso forse anche il gelato con marmellata...

No, no! Non va bene. Cancelliamolo tutto!

Dunque dagli antipasti freddi cancella, per favore, 300 grammi di vodka con cetriolini salati, insalatina, pomodorini, aringhina con cipolla, patatine calde con l'aneto... Sì, non dimentica di cancellare per bene ravanellini, boršč con pannacida, il pesce arrosto con purè di patate, e il gelato. Sì, anche il sugo di pomodori con ghiaccio.

Cancellalo tutto!
Andiamo a nuotare, a fare il bagno, a prendere il sole.

Cosa vuol dire "lo avete già portato"?
Portategli via 350 grammi di vodka a ciascuno, il sugo di pomodori con ghiaccio, aringhini con patatine calde, ravanellini, insalatina, portate via il boršč caldo in pentolino di argilla, con pannacida e pannetini con aglio.

Prendetela via urgentemente lo sgombro arrosto con purè di patate e pomodorino salato.

Portatelo via anche il pane fresco bianco caldo con crostino croccante, il burro con ghiaccio, melanzane macinate e cavolo crauti.

Non mangeremo tutte 'ste cose, andremo alla spiaggia e creperemo lì, affogati nella propria saliva, stando appesi alla loro maledetta sbarra in questa giornata domenicale del sole!

L'INCENDIO

Estate. Odessa. Arcadia. Afa. Va da se, che brucia la pasticceria, perché la quantità di pirožkì, fritti nello stesso olio, ha oltrepassato tutti i record mondiali. Le materie cancerogene erano in tale densità, che non potevano tenersi insieme e si sono esplose. Pirožki volavano intorno come dopo
un'esplosione di una granata a pallettoni.

Le lavoratrice della pasticceria, vestite in camici bianchi di color nero si affaccendavano, gridando con voci di giovani ragazze, dimenticate tanto tempo fa'.

Gli spettatori iniziavano di riempire le prime file di platea. Fra un po' (quaranta minuti, non di più), accompagnati dall'ovazione degli spettatori, sono arrivati i vigili del fuoco. Ogni loro azione era accompagnata di applausi. Grande piacere ha fatto a tutti la comunicazione del capo dei vigili, che loro non hanno acqua, e hanno iniziato a tirare un tubo flessibile in direzione sconosciuta, accompagnati da applausi e grida di "bravo!" dal pubblico. Gli spettatori gli consigliavano di portare da quella parte anche la pasticceria stessa. Per molti presenti era troppo scomodo di guardare questa scena da soli, e loro corsero a chiamare le proprie mogli, gridano "aspettate un attimo, ora torniamo!".

Il caposquadra aveva un aspetto particolarmente pittoresco, vestito sopra con una giacca di tessuto ignifugo, e sotto, vista l'afa insopportabile, con le sole mutande di satin nero modello "fedeltà". Agli spettatori piaceva la bassissima velocità dei suoi movimenti ed i suoi sforzi per aprire il rubinetto della valvola.

Infine, le azioni dei vigili lontano dal fuoco sono finite, e loro hanno iniziato ad avvicinarsi.
Nell' incendio questo era proprio il momento più apprezzato da tutti cuochi, preparatori di šašlik, cioè, quando la fiamma non c'è più, e la superficie di carboni è coperta un po' di ceneri biancastre. In altre parole, se avete mai fatto arrostire pomodori con salame negli spiedini, in questo momento vi verrebbe l'acquolina in bocca.

Quando nei tubi è apparsa l'acqua, si erano già raffreddate anche le ceneri, e tutti gli spettatori erano corsi a guardare due ubriaconi, che sotto i colpi delle onde si sforzavano di arrampicarsi nella parete verticale del lungomare, scivolavano sempre indietro.

Il pubblico di Odessa è molto benevolente. Cosa fare, se nella città regna tanta noia, e il teatro di satira non ha avuto il successo aspettato?

CUOCIAMO SBITEN'

Cuociamo sbiten' da noi. La vicina dal piano sotto, è venuta a corsa.
- Cosa fate qui?
- Cuociamo sbiten' "Alzati, l'erba!". Stravecchia bevanda russa. Acqua, cento grammi di vino secco, miele e cuocerlo. Appena bollisce, versare vodka e spendere il fuoco. Bere caldo!
- La vicina ha smesso di bisticciarsi, rimaneva presente nell'atto. Il vicino si presentò ed era rimasto. Sono venuti vicini più lontani.
- Cosa fate, perché questo silenzio?
- Cuociamo sbiten' "Alzati, l'erba!". Stravecchia bevanda russa. Miele, vodka, bere caldo.
Sono rimasti i vicini. Tutto il nostro cortile è taciuto. Si presentò la polizia del distretto.
- Perché così sospettosamente quieto?
- Cuociamo sbiten', stravecchia bevanda russa "Alzati, l'erba, le colline già chiariscono". Miele, vodka, beviamo caldo.
Polizia del distretto è corso a casa sua per cambiare vestiti... Abbiamo bevuto di sbiten' caldo... Seduti, chiacchierando... La festa nel cortile ha preso forza. Parlavano ad alta voce.
Luce fino a tarda notte. La gente nel cortile. Quelli che erano in bisticcio e non parlavano fra loro da un anno, hanno fatto pace. Abbiamo annaffiato un albero semisecco nel cortile. Abbiamo messo un tavolo sotto. Chiuso il cancello, aperte le finestre. Sono iniziate le danze. L'amore è iniziata. Ed altri gli accompagnano di occhi buoni. Ognuno gli presta la chiave del suo appartamento: "Andate da me, chiacchierate. Non c'è nessuno".
Abbiamo cantato una canzone vecchia "E' steso il mare lontano" ed altra, più recente "La morbidezza". E nel mezzo del cortile - una caldaia, dalla quale va via il vapore e vento lo porta agli altri cortili. Anno iniziato a toccare al cancello.
- Cosa succede da voi?
- "Cuociamo sbiten', stravecchia bevanda russa" risponde la polizia del distretto, mescolandola.

Il divino

Il Dio esiste. E' una cosa già provata o la proveranno in questi giorni.
Il Dio è nel talento dell'uomo.
Il Dio è nella bontà e nell'aiuto.
La creatività è un'azione divina.
La nostra memoria - sono le Sue ricordi fatte a noi per il futuro.
L'ispirazione, quando dopo la concentrazione si nasce una cosa sconosciuta all'autore stesso è il risultato dell'incontro con Lui.
Ovviamente, Iddio è impreciso, non specifico, sconosciuto.
Però le personalità storiche prendono le decisioni dopo avergli pensate, ma senza rendersene conto.
Gli fa strada l'intuizione.
Il Dio è nell'intuizione.
E' nel cambio dell'umore.
A volte succede che l'umore è buono, nonostante gli eventi, perché basta - perché siamo stanchi già d'avere malumore.
Il Dio è nell'umore. Avete già dimenticato il successo, ma l'umore è rimasto.
Nella scrittura, nell'ordine delle lettere, nell'andatura, e a proposito, perfino nelle impronte delle ditta è Lui.
Lui è nei dubbi, nell'orrore, nel panico prima della vittoria e nell'ansia dopo.
Cioè Lui è lì, dove qualcosa si fa. Lì, dove lavora l'uomo.
Lui è in quello che vi da la vittoria ma non vi permette di sfruttarla.

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