giovedì 10 giugno 2010

Il convito


Una serata

In un ristorante fanno una serata gli abitanti di vari paesi. E' venuto il tempo di raccontare barzellette. Siccome sono di varie nazioni, raccontano le barzellette su tutte: sui russi, sugli italiani, sugli ebrei. Viene il turno a raccontare una sugli estoni. Uno racconta:
"Vengono due estoni in un lupanare. La padrona gli domanda:
- Cosa vogliono signori? I nostri prezzi mica sono esagerati. Pagando solo $1000 potete far sesso con qualsiasi mia ragazza, con me stessa, con il nostro guardiano e con l'asino nel nostro cortile. Pagando $500 potete far sesso con qualsiasi ragazza e basta. E pagando $300 - con una ragazza di seconda scelta.
Gli estoni rispondono:
- Maa abpiaaamo soolo $30.
- Per trenta dollari, dice la padrona sarcasticamente, potete fare uno sveltino nel portone vicino.
Vanno via. Fra venti minuti tornano e domandano:
- A chi è che dobpiaamo paagkaare qui?
Tutti i presenti alla tavola ne ridono. Due estoni presenti fanno un sorriso di cortesia e poi uno fa:
- E' perché nooi, estooni, siaamo moolto oneesti.
[nella lingua estone esistono le vocali lunghe, che durano il doppio di quelli normali, nonché quelle superlunghe, che durano il triplo]

Il convito

Durante una festa di nozze fu rubata la fidanzata e una cassa di bottiglie di vodka.
Il fidanzato ne fu desolato:
- Dove è la vodka?! - grida, - non m'importa un cazzo la fidanzata, ma restituitemi almeno la vodka!
Anche gli ospiti della festa ne furono agitati:
- Ma che specie di festa di nozze è questa?! - gridano. - Se almeno ne sarebbe stata rubata solo la fidanzata. Ma un grano di vergogna lo devono avere, questi ladri!
Persino quando la fidanzata fu trovata in un locale ausiliario con un tizio sconosciuto, la veemenza delle passioni non si calmò. Gli ospiti volevano andare a spaccare il grugno ad un passante occasionale, ma il più sobrio di loro, zio Nicolai, ordinò:
- Andate a perquisire la cucina, forse è il cuoco chi la ha rubata. La perquisirono col risultato zero.
- Chiudete tutte le stazioni ferroviarie e gli aeroporti! - gridava zio Nicolai. - Vodka può svignarsela dalla città!
Ma questo compito risultò d'essere oltre le possibilità dei presenti. Allora entrò in discorso il padre della fidanzata. Tartagliava qualcosa mostrando col suo dito storto in direzione del culo del zio Nicolai. Gli ospiti ci fissarono sguardi e lanciarono un "ohi". Il loro condottiero era seduto proprio su una cassa di vodka. Lo scacciarono subito, ma ci rinvennero solo le bottiglie vuote.
- Caspita, fratelli! - disse qualcuno. - Risulta, che la abbiamo bevuta, la vodka!
- Anch'io mi domandavo, perché tutti siamo ubriachi? - si rallegrò il zio Nicolai. - Grazie a Dio che almeno non ce la rubarono!
Gli ospiti contenti tornarono a tavola, ma allora il fidanzato ha visto sua fidanzata e ricominciò gridare:
- Ma chi è quella bruttona?! Chi è che mi avete trovato? Quella non è mia!
- Caspita, risulta che ci abbiamo portato la fidanzata altrui! - indovinarono gli ospiti. Nella sala accanto si festeggiava le altre nozze.
- Un attimo, te la sostituiremo, - lo rassicurò il zio Nicolai. - Non ti preoccupare, Giorgio.
- Giorgio?! - domandò in sorpresa il fidanzato. Macché cazzo di Giorgio vi sono? Sono Sergio!
- Macché disgrazia! - fecero chiasso alla tavola. - Ma da mattina ci era Giorgio!
- Allora la fidanzata era quella, - indovinò il zio Nicolai, è il fidanzato chi è altrui!
Sono andati alla sala accanto per sostituire il fidanzato. E gli ospiti dell'altra festa non consentivano a fare 'sta permuta, perché Giorgio gli era già piaciuto più. Mercanteggiavano lungo con loro. Infine, pagandogli sopra n. 3 polli arrosto e un teste di nozze, riuscirono a scambiare i fidanzati. E ambo le feste continuarono con più forza ancora.

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