lunedì 28 gennaio 2008

Altri aneddoti storici su di Stalin

Altri aneddoti storici su di Stalin
dal libro di Jùri Bòrev "Staliniàda", 1991

Stalin ed una persona utile alla fisica russa

Venne da Stalin l'accademico Pёtr Kapitsa e disse:
"E' arrestato il fisico Landau, La prego di liberarlo, ne ho bisogno". Stalin con un segno indirizza la sua richiesta a Lavrentij Bérija (capo del ministero interni), lì presente. Bérija risponde:
- Landau è arrestato perché faceva la spia per l'Inghilterra, la Germania e la Francia.
Stalin allarga le braccia, un movimento che potrebbe essere interpretato: "Niente da fare". Kapitsa continua:
- Ciò nonostante ho bisogno di lui.
Stalin con un movimento dei sopraccigli rimanda 'sta sua dichiarazione a Bérija. Quello risponde:
- Landau confessò di aver fatto spia.
Stalin allarga le braccia ancora una volta, per dimostrare: "E' spia, ha confessato, cosa fare?" Kapitsa insiste:
- Sì, ma ho bisogno di lui.
Stalin di nuovo rimanda mimicamente la risposta di Kapitsa a Bérija. Quello risponde:
- L'udienza del tribunale lo deliberò colpevole.
Stalin allarga le braccia di nuovo: "Se lo condannò il tribunale, cosa ci rimane da fare?" Kapitsa non molla:
- Sì, ma ho bisogno di lui.
Stalin perde la pazienza e dice a Bérija:
- Senti, Bérija. Non vedi, che 'sta persona ne ha bisogno davvero? Da glielo indietro!
E Bérija fu costretto a rilasciare Landau.
Avesse Kapitsa scelto la strada triviale: "No, non è vero, lui non è una spia!", avrebbe perso l'affare, perché avrebbe messo in dubbio tutto il sistema degli arresti.

Mancò di vigilanza

Prima della Guerra una riunione del comitato di partito bolscevico nell'Istituto di Filosofia ha discusso il caso dell'accademico M. cui colpa consisteva nel fatto, che un tizio chi aveva la fama d'essere l'amante della moglie dell'accademico, fu arrestato come un "nemico del popolo". M. si giustificava:
- Compagni, non sospettavo nemmeno che mia moglie aveva un amante!
Il comitato lo rimproverò per la mancanza di vigilanza bolscevica.
Il furbacchione di M. ha scritto al compagno Stalin una lettera che trattava le questioni della filosofia marxista e fu da lui ricevuto. Dopo di che ha tenuto un discorso in una riunione speciale dell'Istituto di Filosofia. Il suo discorso era pieno delle espressioni come: "Parlando con me, il compagno Stalin ha sottolineato...", "...ha indicato...", "...ha spiegato". Dopo di che lui era assolto dal rimprovero del partito, e persino il verbale di quella riunione di partito fu distrutto.

I vantaggi del socialismo

Nel 1940 in una ricezione da Stalin, il compagno Judin lodò i grandi vantaggi dell'economia sovietica in comparazione con quella capitalista.
- Sì, è vero, ha detto Stalin. I vantaggi li ha, senza nessun dubbio. Ma come spiegare il fatto che prima del nostro arrivo a Vyborg (la città vicino a Pietroburgo, che prima della guerra sovietico-finlandese del 1940 apparteneva a Finlandia) nella stazione elettrica locale erano occupati n. 6 persone: il padrone chi faceva anche il direttore, più n. 5 ingegneri e tecnici. Mentre adesso con l'avvento del Potere Sovietico nella stessa stazione lavorano n. 300 persone, e non mi risulta che la sua produttività sia aumentata.

Modestia

Durante la visita del compagno Stalin al teatro MChAT (Teatro d'Arte di Mosca) l'attore Boris Livanov si rivolse alla Guida:
- Compagno Stalin, vorrei chiederLa un consiglio: mi spetta a recitare il ruolo di Hamlet, ho letto n. 50 libri e non sono ancora riuscito a capire il personaggio.
- Ma perché Lei pensa che l'opinione di un laico Le aiuterà più di quelle di n. 50 specialisti?

Tre sorelle

Nel 1940 Stalin visitò lo spettacolo "Tre sorelle" a MChAT e ha espresso il suo parere così: "Lo spettacolo è noioso perché Cechov come scrittore diventò ormai obsoleto. Tutte queste emozioni d'intellettuali non interessano più a nessuno. Però l'uniforme dei militari è bella (quella di Versinin e Tusenbach, con spalline dorate). Bisogna vestire così il nostro Esercito Rosso". E lo ha fatto poi nel mezzo della Guerra.

La libertà ordinata

Dopo un concerto del cantante famoso Ivan Kozlovski, i membri del Politburò del Comitato Centrale del Partito Comunista cominciarono a chiederlo di bissare:
- Canta, per favore, l'aria..., canta la romanza...
Il compagno Stalin interferì: "Ste vostre richieste sono attentati contro la libertà dell'artista! Il compagno Kozlovski preferirebbe cantare la romanza "Ricordo un momento meraviglioso".
Vale la pena di dire, che la famosa perspicacia del compagno Stalin non gli mancò nemmeno quella volta?

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