lunedì 29 marzo 2010
il Tribunale del Popolo
Il giornale Vòlzhskaja Kommuna scriveva:
il 27 marzo del 1977
"Volzhskaja Kommuna" è uno dei giornali, aventi la storia più lunga nel paese. La sua apparizione è connessa alle attività dell'organizzazione di Samara del partito social-democratico di bolscevichi, sorta dai gruppi marxisti, nei quali V.I. Lenin aveva cominciato il suo lavoro rivoluzionario. I bolscevichi di Samara ottennero il permesso di pubblicare il giornale "Pribòj" (risacca), cui 1. numero era apparso il 15 (28) marzo del 1907. Da quella data parte la cronaca del giornale "Volzhskaja Kommuna". Nella situazione di reazione, il giornale fu chiuso, e il suo redattore, M.D. Spiridonov fu condannato al carcere. Negli anni del nuovo slancio rivoluzionario i bolscevichi di Samara organizzarono la pubblicazione della rivista "Zarià Povolzhja" (l'alba delle regioni del Volga). V.I. Lenin fu invitato a parteciparci... Le tirature della "Zarià Povolzhja" molte volte furono confiscate, e i suoi redattori furono soggetti alle repressioni politiche. Il 17 marzo del 1917 apparve il 1. numero del giornale "Pravda di Privolzhje", l'organo dell'organizzazione del RSDRP (b). Quando la Samara era occupata dalle truppe cecoslovacche controrivoluzionari, il comitato regionale del partito bolscevico, nonché il comitato rivoluzionario furono evacuati nella città Pokròvsk (ora - Engels), dove il nostro giornale continuava d'apparire. Al ritorno a Samara il nome del giornale fu cambiato per "Comuna". Nel 1929 con la formazione della regione del Corso Medio del Volga il giornale viene chiamato "Srednevòlzhskaja Kommuna", e dal dicembre del 1929 - "Vòlzhskaja Kommuna"...
del 1978
Quale gente abitava il territorio della regione di Kuibyshev 4/5 mila anni fa? Come era d'aspetto l'uomo d'allora? Il noto scultore antropologo M.M. Geràsimov non fece in tempo a ricostruire dal cranio l'aspetto dell'uomo che abitava nell'antichità nel territorio della nostra regione. Lo fecero i suoi discepoli T.S. Sùrina e L.T. Jablònskij. E lo studio d'archeologia dell'Istituto Pedagogico di Kùibyshev è stato rifornito di un articolo esposto nuovo - il ritratto scultoreo dell'uomo chi viveva alla fine del IV millennio a.C., cioè circa 6 mila anni fa...
[Nota mia: era la gente dall'aspetto iraniano]
del 1991
Al capoluogo della regione fu restituito il suo nome storico. Anche la regione ha cambiato il nome per Samàrskaja. E' il giornale Volzhskaja Kommuna continua di stampare nei suoi dati "il giornale dell'organizzazione regionale PCUS della regione di Kuibyshev". "Perché lo fa?" - domanda il veterano di lavoro S.A. Mescérkin. La questione sarà all'ordine del giorno della sessione plenaria di fila del Comitato regionale del PCUS.
il 26 marzo del 1940
Nel 1929 a Kuibyshev apparve La scuola superiore statale pedagogica, composta da n. 2 facoltà. Ci erano ammessi n. 85 studenti ed invitati [dalle altre città] n. 21 scienziati insegnanti. Fra un anno ci apparve la Facoltà dell'Istruzione serale e quella dell'istruzione per corrispondenza. In 10 anni della sua esistenza l'Istituto pedagogico diventò uno dei più grandi istituti d'istruzione superiore, fra quelli situati fuori Mosca, ne sono stati laureati n. 3452 insegnanti di varie materie scolastiche.
del 1956
Negli ultimi 3 anni fu completamente traslocata al posto nuovo la città di Stàvropol' sul Volga (ora Togliattigrad). Il terreno dove la città era prima è pronto per l'allagamento dalle acque del Mar di Kuibyshev. Nella città traslocata sul posto nuovo apparvero molti oggetti di cultura e servizi, che prima non c'erano.
"Occhiello di Samara"
il 25 marzo del 1999
il 29 marzo sarà svolta la presentazione del volo diretto Samara - Francoforte della compagnia tedesca Lufthansa. Alla cerimonia sono invitati i rappresentanti del governo regionale, quelli dell'aeroporto di Francoforte sul Meno, del consolato generale di Germania e delle grosse agenzie turistiche.
il 24 marzo del 1920
Le troppe di Denikin, facendo la ritirata dalla città di Odessa, si sono portati dietro in qualità di ostaggi i membri della famiglia di Trotskij e i parenti di Zenòviev, arrestati da loro nella città Elisavetgrad.
del 1944
Il villaggio Bolshàja Glushìtsa. La situazione insoddisfacente si è creata nei colcos del circondario con la riproduzione dei capi di cammelli. Ogni anno il numero dei cammelli diminuisce. Nel colcos "La Strada al Socialismo" negli ultimi 4 anni dalle 6 femmine di cammello non fu ottenuto né uno solo puledro di cammello. E tali casi non sono pochi anche altrove...
del 1973
Al teatro drammatico di Kuibyshev "A.M. Gorkij" sul II Festival di Drammaturgia ed Arte Teatrale fu assegnato il diploma del Ministero di Cultura della RSFSR (Repubblica Sovietica Federativa Socialista di Russia).
il teatro drammatico
del 1999
Il Centro Sanitario ed Epidemiologico della regione di Samara si è rivolto alla popolazione della regione con l'appello all'occasione dell'aumento dei casi di rabbia di animali. I lupi e volpi fanno la fonte principale della rabbia, mentre i cani e gatti fanno portatori dell'infezione. Si sono già rivolti per l'aiuto medico n. 13.637 persone, i casi della rabbia d'animali furono registrati in n. 45 località della regione.
il 23 marzo del 1929
La Borsa del Lavoro ha rilasciato nel mese di febbraio n. 40 tessere d'agevolazione per il passaggio via ferrovia. La maggior parte dei disoccupati tendono di migrare verso Siberia.
del 1956
Nella filarmonica di Kùibyshev si svolse il concerto, dove la prima volta nella nostra città fu interpretata una delle opere eminenti della musica sovietica - la 10. Sinfonia di D. Shostakovic. La sinfonia è stata scritta nel 1953. Impressiona la profondità dei sentimenti e pensieri espressi nella musica. L'orchestra della Filarmonica fece un lavoro grande e scrupoloso, grazie al quale il contenuto della sinfonia fu portato in modo convincente agli ascoltatori...
La filarmonica attuale, costruita nel 1989. Prima ci era un'edificio molto simile, ma minore di dimensioni
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Nella Repubblica Popolare d'Ungheria si svolge il mensile dell'amicizia unghero-sovietica. Sia nella capitale della repubblica, la città di Budapesst, sia nelle altre città e villaggi della repubblica ebbero luogo le serate di gala, nonché le riunioni dei lavoratori...
del 1964
Sono portati a rispondere dinanzi al Tribunale del Popolo n. 4 persone: A.D. Gùseva, che non lavora da nessuna parte, suo marito M.A. Kosùl'kin, parrucchiere e i loro figli, studenti universitari Valentìn e Liudmila.
- Raccontateci, - domanda loro il giudice del popolo, su quali mezzi avete acquisito n. 2 case, n. 2 automobili "Volga" ed avete costruito una garage? Eppure da tutta la vostra famiglia il lavoro e guadagno ha una persona solo?
- Ho ereditato i beni dal mio padre, - dichiara Gùseva. Mentre il tribunale trovò un altra spiegazione: Gùseva compra e vende le case, guadagnando sulle transazioni le somme grandi. Ogni casa comprata, loro la ristrutturavano, riparavano, arredavano e vendevano... Nemmeno il capo di famiglia non perdeva tempo in vano: organizzò a casa sua un salone di parrucchiere privato! Il reddito ufficiale dell'unico lavoratore dalla famiglia non superava 110 rubli al mese, mentre il reddito reale della famiglia è difficile di calcolarlo. Comunque una cosa è chiara: i loro redditi non erano guadagnati col lavoro onesto... Il tribunale del distretto Samàrskij della città di Kuibyshev ha disposto di confiscare in favore dello Stato e consegnare al Comitato esecutivo del distretto Samarskij la casa n. 43 via Samòjlovskaja, lasciandoci abitare come inquilini A.D. Guseva, e i Kosùl'kin M.A. e V.M. Traslocare nella stessa casa L.M. Kosùlkina, mente la casa dove abitava prima, confiscare anch'essa a favore dello stato, come anche l'utilitaria "Volga". Siccome gli imputati dichiararono alla corte, che la seconda "Volga" non appartiene a loro, ma al loro parente Zòlotov, il tribunale decise di imputare a N.S. Zotov il crimine di speculazione di automobili, siccome quella "Volga" non è già la prima vettura da lui acquistata...
La "Volga - GAZ 21"
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domenica 28 marzo 2010
La melodia dell'amore
Non lo sembra, ma è una melodia dell'amore!
La democrazia è così concepita, che l'uomo si renda conto, che lotta contro le autorità, e le autorità non se ne accorgano.
- Ma perché a McDonalds non vendono la birra?
- Ma sai, è una specie di mossa pubblicitaria, fa parte della politica di marketing della compagnia. Ma generalmente detto, hai ragione - sono canaglie, sì!
Una continuazione inattesa della vecchia barzelletta: "n. due teorici d'arte, vestiti in abiti borghesi, sono venuti a casa di un pittore modernista russo..."
Nel palazzo di un oligarca russo sono venuti n. 2 due teorici d'arte, vestiti in abiti borghesi, e gli consigliarono di comprare dall'asta a Londra e ritornare in Russia i quadri del pittore modernista, espulso dal paese nei tempi del socialismo grazie agli sforzi degli stessi teorici d'arte, vestiti in abiti borghesi.
Quando lavoro nello stato di malumore, mi casca di mano tutto, e quando lavoro di buzzo buono, ho le mani di ricotta. E solo quando sono giaciuto con una bottiglia di birra in mano, non succede nessun disgrazia. Forse, bisogna smettere con il lavoro, ho un presentimento, che non sono stato fatto per farlo.
I dialoghi di Viktor Šenderovič
L'imitazione di Svetonio:
Cesare: Anche tu, Bruto?
Bruto: Anch'io, Cesare.
Cesare: Non lo aspettavo...
Bruto: Era una sorpresa!
L'insonnia
Uomo. E stavo pensando: L'Iddio esiste, o meno? O esiste, nonostante di tutto? O non esiste? O c'è...
Una voce da sopra: Non, esisto, non esisto. Dormi!
L'uomo e la legge
La legge: Così non si fa!
L'uomo: Non rompere!
La legge: E' vietato. C'è un articolo nel CP.
L'uomo: Ma vai al cazzo...
La legge: Come credi, allora (Va via).
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sabato 27 marzo 2010
Hai preso la strada giusta! Vodka - >
- Sergio, t'immagini tutto il mondo all'incontrario.
- Come sarebbe?
- Ma, all'esempio, la gente aspira il biossido di carbonio ed espira l'ossigeno, gli elefanti volano, le gatte nuotano, la gente dorme da giorno e lavora da notte...
- Infatti! E nello steccato col cazzo sarebbe scritta la parola "gesso".
Città di Odessa, via Deribàsovskaya. Ci va una mamma ebrea, tenendo a mano n. 2 bimbi. Incontra una conoscente, che fa:
- Buon giorno, Sara Abràmovna, che bimbi simpatici! Quanti anni hanno?
- Il ginecologo ne ha 6, mentre il giurista 4.
Dove è meglio bacciare una donna? Verde: Bellissimi bacci. Giallo: Perché no? Rosso: No! Meglio altrove!
Una donna davvero intelligente sa', che non esiste niente di più utile nelle faccende domestiche di un marito, cosciente della sua colpa.
Un affronto il più pesante si sopporta molto più facile, se mangiato insieme coll'offensore.
Il lavoro, in sostanza, non si differenzia di niente dall'alcool, perché l'obiettivo di ambo è lo stesso: astrarsi dalle preoccupazioni della vita e vagheggiare.
Ma quanto difficile era la vita di Ostàp Bènder, chi conosceva solamente (!!!) n. 400 modi relativamente onesti di portare via i soldi dai cittadini! E' molto più facile quella delle Autorità di Russia: sia il numero dei modi è maggiore, sia l'onestà non le importa affatto...
Pubblicità: Il finimondo verrà presto! Pentitevi e compratevi nottevisori!
Il programma bienne di modernizzazione della Russia:
L'anno 2010: I funzionari dello Stato fanno la lotta contro la corruzione.
L'anno 2011: I papponi fanno la lotta contro la prostituzione.
Nient'altro rovina tanto la faccia di una persona, come la scritta: "Catturando".
Un annuncio classificato:
Hai bisogno urgente d'un credito? Rivolgiti a noi! Sii sicuro, un rifiuto così tanto garbato e delicato non lo hai sentito mai in vita tua!
Purtroppo, molti di noialtri sono troppo intelligenti, per menare la vita ragionevole.
Le illustrazioni sono dal portale AddFun.ru
Dal notiziario:
E' terminato il Campionato del Mondo in avarizia svoltosi in Ucraina. Ci fu deciso di non conferire a nessuno le medaglie d'oro, d'argento e di bronzo.
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venerdì 26 marzo 2010
Giulio Litta
Fra i personaggi che hanno reso costante il legame fra la Russia e l’Italia emerge la figura di Giulio Litta che nell’arco della sua lunga vita fu al servizio di ben 4 sovrani russi.
Giulio Renato Litta (conosciuto in Russia come Julij Pompéevic Litta) era nato a Milano nel 1763 e apparteneva ad una delle più famose famiglie patrizie italiane: sia da parte di madre che da parte di padre discendeva dai Visconti. Ricevette presto l’investitura di Cavaliere dell’Ordine di Malta e a 19 anni iniziò il suo servizio nell’Ordine partecipando ad una serie di imprese marittime durante le quali accumulò una preziosa e ricca esperienza nel campo della navigazione. Fu naturale, quindi, che quando nel 1788 Caterina II chiese al Gran Maestro dell'Ordine di Malta di trovare una persona in grado di riorganizzare la flotta russa in vista di un'eventuale guerra con la Svezia, balzasse in primo piano il nome di Giulio Litta. Il Cavaliere Litta giunse a S. Pietroburgo nel gennaio 1789 e ne rimase affascinato per la bellezza architettonica e per la vivacità culturale. Nella sua prima lettera al suo fratello maggiore Lorenzo, il cavaliere così descrisse la capitale dello stato, cui era chiamato a servire:
"Le vie sono molto larghe, tante piazze. I palazzi pubblici e quei privati dimostrano la vera grandezza architettonica. Tanti canali grandi tagliano la Pietroburgo, senza dubbio, la più bella delle città europee. Al vedere questa capitale fondata appena all'inizio del nostro secolo uno si meraviglia la sua rapida crescita e fioritura. Qui ci sono i teatri che danno spettacoli in varie lingue: russa, tedesca, francese ed italiana, si organizzano i balli, ci sono i club amatori di musica, ballo, discorsi, giochi, per tacere di lussuria completa della vita privata".
Il giovane di 26 anni subito fu presentato all'Imperatrice e la impressionò della sua statura ercolica e del suo fascino tutt'italiano del quale non fu sprovvisto. Caterina II lo invitò a tutti gli spettacoli del corte, il segno di una benevolenza particolare, mentre il suo figlio, granduca Paolo lo invitò alla festa organizzata nella città di Pàvlovsk, dove Litta era l'unico ospite straniero.
Fu nominato maggior-generale della marina (capitano di corvetta), diventando il più giovane generale in Russia. Ricevette al suo commando una flottiglia leggera e si prese con entusiasmo alla sua riorganizzazione. Nelle azioni militari contro la Svezia comandava la flottiglia di n. 33 navi a remi, e per la partecipazione nella battaglia di Rochensalm fu promosso contrammiraglio, decorato dell'ordine di St. Georgio del III grado e dell'arma d'oro "per il coraggio". Nella seconda battaglia il giovane contrammiraglio non ebbe tanta fortuna, ma ciononostante ricevette altre onorificenze dalla zarina russa. Ma i successi raggiunti non permettevano al cavaliere maltese, che possedeva oltre ai talenti militari anche quelli di diplomazia, di riposare sui allori. Vedeva che sia le sue attività di riformatrici, sia onorificenze ricevute hanno fatto sorgere malevolenze nel seguito della zarina, perciò con prudenza misurava ogni sua mossa per non aumentare il numero dei suoi nemici. Ciononostante, quando nel 1792 chiese all'Imperatrice una vacanza per visitare la patria, fu inaspettatamente dimissionato dal servizio con una aggiunta cortese: "sino a un'eventuale futura necessità". La necessità fu sorta prestissimo, appena Litta arrivò a Milano. La situazione internazionale complicatasi, la minaccia di guerra contro lnghilterra costrinse a Caterina II di chiedere di nuovo i servizi del comandante di flotta esperto. Quando il pericolo di guerra contro Inghilterra passò, il cavaliere tornò a Milano, da dove partì a Malta, al servizio del suo Ordine.
Dopo pochi anni, a seguito della seconda spartizione della Polonia vaste e redditizie proprietà dell’Ordine dei Cavalieri di Malta erano passate sotto il dominio russo. Litta fu incaricato di trattare la restituzione di questi territori e quindi tornò a S. Pietroburgo nell’ottobre del 1795. La questione era delicatissima e le trattative si rivelarono immediatamente molto difficili: Litta disperava di poter giungere ad una soluzione soddisfacente. Ma la morte dell’imperatrice, avvenuta il 6 novembre 1796, ribaltò la situazione. Il nuovo imperatore, Paolo I, non solo era un ammiratore dei Cavalieri di Malta, ma era anche amico intimo di Litta e della sua famiglia, presso la quale aveva alloggiato durante il suo viaggio in Italia del 1782. Paolo I riconfermò quei territori possesso dell’Ordine e per di più istituì il grande priorato russo dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, cui fece parte il priorato polacco. Il Consiglio dell'Ordine come segno della gratitudine per il favore ha chiesto all'Imperatore russo di accettare il titolo del patrono dell'Ordine, e Litta, visto il successo della sua missione, fu nominato l'ambasciatore dell'Ordine a Pietroburgo.
L'ambasciatore maltese, per rinforzare il suo status a Pietroburgo ha chiesto dall-Ordine di mandargli vari regali dell'Ordine e il 27 novembre del 1797 organizzò il suo ingresso solenne nella capitale russa. Per farlo, un giorno prima aveva lasciato Pietroburgo, nella periferia si traslocò insieme con i funzionari della corte che facevano il suo seguito nelle carrozze pompose della corte, concessigli per il caso dal Paolo I, dopo di che la processione composta da n. 40 carrozze fece il suo ingresso nella capitale. Il conte Fiodor Golòvkin, chi faceva l'ambasciatore russo presso la corte veneziana, in tono molto sarcastico descrisse nelle sue memorie la cerimonia dell'ingresso in funzione dell'ambasciatore dell'ordine cavalieresco-religioso:
"Infine, la Sua Eminenza (cioè, Litta, nota degli autori) si nascose nelle periferie della capitale ed io sono stato obbligato ad incontrarlo nelle carrozze della corte alla porta di Peterhoff. Anche tutti gli altri nobili russi mandarono le loro carrozze lì. L'ingresso fu magnifico, ma il popolo non capiva niente. Un macellaio, avendo riconosciuto la faccia dell'ambasciatore, gridò: "E' l'impostore! Vuole fare credere al nostro Sovrano che è appena arrivato, mentre durante due anni accumulò presso di me il debito di 600 rubli".
Litta consegnò a Paolo I "la sacraria dell'Ordine" - la croce che portò La Vallette, il famoso protettore di Malta contro i turchi nel 1565, e decorò con le decorazioni dell'Ordine i membri della famiglia e del seguito dell'Imperatore. Un contemporaneo ironizzava all'occasione: "Le croci di cavalieri e commendatori decorarono i petti dei figli pacifici della chiesa ortodossa".
Frattempo arrivò in Russia il fratello di Giulio, Lorenzo, in qualità del nunzio papale. Tutti i due con zelo si attaccarono al rinforzamento delle posizioni del cattolicesimo in Russia. La situazione sembrava di favorire l'affare. Paolo I era possesso dall'idea farnetica di riunire sotto le bandiere dell'Ordine maltese, ristorando il suo spirito di cavalleria di una volta, tutta l'aristocrazia dell'Europa per la lotta contro la Francia rivoluzionaria. Sembrava di aver dimenticato, che l'Ordine non fu tanto l'unione dei cavalieri, che possedeva il potere civile sull'isola, ma anche, e prima del tutto, l'istituzione ecclesiastica cattolica, soggetta al Papa di Roma. D'altronde, nei tempi di cui parliamo, la sede dell'ordine si traslocò dall'isola meridionale inespugnabile alla capitale russa, perché nel 1798 Buonaparte occupò l'isola senza nessuna resistenza da parte dei gloriosi cavalieri. Il Papa di Roma, anche lui, come il Gran Maestro dell'Ordine Gompeche, chi ha ceduto l'isola senza battaglia, dal febbraio del 1798 era in fuga, mentre a Roma l'insurrezione proclamò la repubblica.
Vedendo come sui loro occhi crollava tutto l'edificio della chiesa cattolica, i fratelli Litta inventarono una mossa astuta per coinvolgere a Paolo I nell'avventura di restauro del potere e dell'autorità del Papa e nella liberazione di Malta dal dominio francese.
All'insistenza del Giulio, "il Grande priorato russo", usurpando le prerogative di tutto l'Ordine, spodestò a Gompeche, il quale non seppe d'organizzare la difesa di Malta dai francesi, ed elise al Paolo I "il Gran Maestro dell'Ordine statale del Santo Giovanni di Gerusalemme". Giulio Litta stesso diventò il suo sostituto responsabile per gli affari dell'Ordine, il ciò lo avvicinò molto allo zar e lo fece una persona molto influente nella corte russa.
Litta ricevette dall’imperatore ulteriori titoli nobiliari, nuovi incarichi e ricompense di natura finanziaria. Nel 1798 il Cavaliere maltese decise diventare suddito russo, il ciò allargò ancora il campo delle sue attività in Russia. Perché l'italiano così devoto alla corte russa, faccia le radici più duraturi in Russia, Paolo I decise di farlo sposare una donna russa, e si era rivolto al Papa Pio IV, chiedendo di liberare Giolio Litta dal voto di castità, dato alla sua investitura all'ordine monastico. Pio IV soddisfò volentieri alla richiesta dell'imperatore, e così, l'ex cavaliere di Malta diventò nel 1798 consorte di una delle aristocratiche più nobili di Russia, la dama di corte contessa Caterina Skavrònskaya, nata Engelgardt.
Malgrado a tutti predizioni contrari, il loro matrimonio risultò molto felice per ambedue i consorti.
Nonostante la sua situazione di povero esule politico, il Papa non osò a confermare il monarca ortodosso russo come capo dell'ordine cattolico. E se fratelli Litta contavano come successo della religione cattolica in Russia il fatto che l'imperatore accettò il titolo del Gran Maestro dell'Ordine di Malta e molti nobili russi ne diventarono membri, l'imperatore stesso aveva tutte le ragioni di considerare gli stessi fatti come il successo dell'affermazione della propria influenza nell'isola Malta. In ogni caso quando gli fu nota la presunta "ingratitudine" del Papa e dei tentativi del suo nunzio a Pietroburgo Lorenzo Litta d'interferire negli affari dei suddetti russi di religione cattolica, entrò in furie ed ordinò espellere a Monsignor Litta da San Pietroburgo in 24 ore, e al suo fratello, l'ex cavaliere maltese diventato suddetto russo mandò in esilio nel suo villaggio. Ma stavolta nessun macellaio di Pietroburgo non poteva mostrare a Litta come il suo debitore: Caterina, la sua consorte, era ricchissima. Allontanato dagli affari di stato il conte cominciò a vivere una vita tranquilla del possidente ricco. L'ex stratego marino, il diplomatico e cortigiano astuto utilizzò tutta la sua energia nel sistemare gli affari nelle enormi possessioni terriere della sua moglie. In un termine breve era riuscito ad aumentare 3 volte i redditi, organizzando l'allevamento del bestiame di razza, dei cavalli, organizzò manifatture, distillerie, miniere ecc. Con piacere Litta comunicava i suoi successi economici a patria. Lui scriveva: "La mia moglie ha moltissime possessioni terriere in Russia, Ucraina e Polonia. I confini di una delle possessioni, quella dove noi ci troviamo adesso, sono lunghi 360 mila di verstà (un po' più di un km). Ci sono i boschi immensi del legno di costruzione e campi arati molto fertili. Per ogni ara del campo ci sono 6 - 8 teste di vacche, per farvi immaginare le dimensioni delle nostre possessioni. Negli anni buoni la raccolta di cereali fa 12 - 14 volte del seminato".
Julij Pompéevich, come lo chiamavano in Russia non esagerava minimamente raccontando nelle sue lettere in Italia la scala delle sue attività economiche. Dell'organizzazione esemplare e della prosperità delle possessioni di Caterina Vassilievna, quando se ne occupò il suo marito, l'ex cavaliere maltese in Russia circolavano leggende. All'esempio, un conoscente di Pushkin, K.Ja.Bulgakov in novembre del 1923 scrisse al suo fratello: "il giorno 3 del mese ci fu l'anniversario di 25 anni del matrimonio del conte Litta. Lui regalò alla moglie un diadema di perle con tutti gli accessori che costava 280 mila. Ma il particolare è nel fatto che lo pagò subito in contanti! Terribilmente ricco!". Dei suoi doni veramente regali alla moglie all'occasione delle nozze d'argento Litta con piacere comunicava in Italia. La scala dei regali era veramente regale, siccome oltre al diadema di perle con tutti gli accessori c'era anche una "sorpresa" al Capodanno - le famose gioielli che appartenevano prima a Maria Antoinette. "Solo io, - aggiungeva Litta, - in tutto l'impero mi posso permettere tale spese, pagarle in contanti e non essere indebitato a nessuno".
Il disfavore di Litta presso l'Imperatore non durò lungo, meno di un anno. Lo richiamò di nuovo a Pietroburgo dove fece parte del cerchio ristretto delle persone più vicine all'imperatore. Ancora prima del suo esilio Litta era riuscito di convincere lo zar, che lui si doveva creare una guardia personale, formata esclusivamente da aristocratici, così come l’avevano avuta tutti i precedenti Gran Maestri dell’Ordine di Malta. Così nel 1799 fu restaurato il corpo di cavalieri di guardia (trasformato nel 1800 in un reggimento), dove faceva servizio il fior dell'aristocrazia russa. Il conte Litta divenne il comandante del nuovo reggimento.
Ora Litta si interessava meno degli affari dell'Ordine e della Chiesa cattolica: aveva imparato bene la lezione fattagli dal Paolo I. Viveva la vita di un alto dignitario russo insignito di tutte le onorificenze possibili. La sua carriera continuò durante il regno di Alessandro I, il quale lo nominò oberhoffmeister, capo del dipartimento d'approvvigionamento della corte, e infine, il membro del Consiglio Statale. Sotto Nicola I continuò a collezionare le più alte onorificenze russe. L'Imperatore lo decorò dell'ordine di St. Andrea il Primo Chiamato e nominò ober-kamerherr. Allo stesso tempo Litta presiedeva il dicastero dell'economia, era presidente della commissione di erezione del Cattedrale di St. Isaak, di erezione del monumento di Alessandro I, era membro della società di beneficenza.
Anche se non era più giovanissimo manteneva un eccellente vigore fisico. Un colpo grande fu per lui la morte della sua moglie nel 1929, la donna, come lui scriveva a un amico suo in Italia "dotata del carattere angelico e dei più alti valori spirituali", la cui perdita, scriveva lui, "ha rotto il suo cuore". Julij Pompéevich soffriva tanto la disgrazia. Volle visitare la patria, dove non era stato 36 anni. Alla fine del 1830 partì per l'Italia.
Ma già nel 1832 il conte tornò a Pietroburgo dove tornò alle attività di prima. Ecco come lui descriveva in una delle sue lettere in Italia il suo passatempo: "Come sempre faccio la vita mondana, visito tutti i balli, feste, sono presente alla Corte, alle serate mondane. In una giornata da mattina sono stato nella cattedrale di Alexandr Nevski alla messa funerale del mio collega oberhoffmaresciallo Naryshkin, morto in Crimea e portato qua, poi tre ore partecipavo nella riunione del Consiglio dello Stato, dopo di che sono stato presente al battesimo dove fece il padrino della mia bisnipote, contessa Julia Golìtsina, (dopo sposalizio - Kuràkina), allo stesso giorno partecipava in un pranzo di 40 persone dal conte Nesselrode, poi ho visitato uno spettacolo francese, poi un ricevimento privato di 400 persone. Ecco la mia giornata". In un'altra lettera scriveva: "Sono fresco, grosso, enorme, mi sento benissimo. Ai consigli dei medici oppongo la mia prassi, le mie esperienze ed i miei risultati. Trovate mi un altra persona della mia età chi non abbia bisogna degli occhiali (il conte aveva all'epoca 72 anni). Ho un'ottima vista, non uso canna di passeggio e durante le mie visite quasi quotidiane agli ospedali salgo la scala al 4 piano. Non faccio né diete, né regimi, mangio e bevo cose che mi piacciono a qualsiasi ora del giorno. Non conosco né gastriti, né mali di testa, ne reumatismi. L'appetito e il sonno - questi due "termometri" principali della salute non mi fanno meno mai".
Julij Pompéevich non esagerava. I suoi contemporanei testimoniano unanimemente che Litta sulla ottantina faceva l'impressione di un ercole vigoroso. Un autore di memorie scriveva: "Il conte Litta aveva circa 70 anni, ma in parrucca sembrava di averne solo 50'ta. Era di una statura altissima e grasso come Lablach (un cantante francese), ma più mobile e d'aspetto nobile dalla testa ai piedi. Di solito portava la divisa ufficiale e le decorazione russe le più importanti".
E il fatto non era dovuto solamente all'etichetta di corte. Ju.P.Litta, nato italiana con il tempo cominciò a considerare la Russia come la sua seconda patria alla cui serviva onestamente. I suoi biografi sottolineano, che nel Consiglio dello Stato si teneva in una maniera indipendente e si affiliava al gruppo progressista composto da Kochubéy, Sperànsky, Mordvìnov. Durante la guerra Patria contro Napoleone regolarmente donava per la milizia popolare e per l'aiuto alle vittime della guerra.
Dopo la morte della sua moglie l'unica sua affezione cordiale rimase la nipote da lui adottata della sua moglie Caterina Vassilievna dal suo primo matrimonio la contessa Julia Pavlovna Samòylova (nata Pàlen), la quale dagli anni 20'ti visse in Italia. Litte le scriveva le lettere lunghe, raccontando le notizie personale e quelli di San Pietroburgo. Ju.P.Samoylova gli proponeva insistentemente di trasferirsi in Italia, ma lui rifiutò netto di lasciare la Russia, nonostante tutta la sua affezione alla figlia adottata e la sua sofferenza del distacco con lei. Spiegava la sua decisione con il fatto che in Italia non rimaneva in vivo nessuno dei suoi coetanei, e dove in assenza delle solite occupazioni, che riempivano la sua vita a Pietroburgo sarebbe ridotto a una morte lenta, mentre in Russia si sente capace di rendere il servizio al paese dove ha ottenuto la posizione sociale così tanto alta.
Però il tempo e l'età chiedevano il loro debito. Nell'inverno del 1939 il conte si ammalò e il 26 gennaio morì all'età di 76 anni. Fu sepolto nella chiesa cattolica a Tsarskoye Selò. Nei funerali era presente Nicola I ed altri alti funzionari dell'impero.
A proposito della sua morte si racconta un aneddoto. Famoso per la sua golosità non si smentì neppure sul letto di morte. Sembra che si sia fatto portare una tripla razione di gelato e dopo averlo mangiato con gusto avrebbe fatto anche i complimenti al cuoco dicendo: “Salvatore, ti sei distinto per l’ultima volta!” Quello stesso giorno mori’, era il 26 gennaio 1839. Ancora oggi la città di S. Pietroburgo conserva un ricordo prezioso dell’aristocratico italiano che visse e mori’ in Russia. L’Ermitage infatti custodisce la famosa Madonna Litta di Leonardo da Vinci, donata al museo nel 1865 dai discendenti di Giulio Litta, il quale a sua volta l’aveva ereditata dai Visconti.
Non aveva eredi legittimi. Aveva i figli bastardi da una francese: un figlio e una figlia. Il figlio assomigliava al padre e fece una carriera teatrale usandosi del pseudonimo Attil (cioè Litta, letto all'incontrario). Oltreciò aveva l'amore con la figlia della sua moglie dal primo matrimonio, la contessa von Pàlen, e tutti notavano la somiglianza fra la sua figlia Julia e Julij Pompéevich.
Le sue enorme ricchezze in Russia e in Italia ha legato alla sua figlia adottata, la quale anche prima, al sposarsi con il conte N.A.Samoylov ricevette dal padre una dote milionaria. Ora, dopo la morte del padre divenne la proprietaria dei palazzi e ville, che appartenevano alle famiglie Litta e Visconti a Milano e nelle sue periferie, dove faceva ricezioni ricchissime, che attraevano il fiore della nobiltà italiana e quella russa.
Ho compilato il materiale dal libro di Ivan Bociarov "Pushkiniana italiana", 1991 e dalla Wikipedia russa.
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mercoledì 24 marzo 2010
Il tuning alla russa
Sulla targa è scritto: Diavolo
Il nuovo sport paralimpico: gli scacchi per deboli di mente.
C'era una volta, molto tempo fa, un ragazzo che si chiamava Adamo. Ed aveva un'amica che si chiamava Eva. E decise lui di sposarla. Le era venuto e domandò:
- Eva, sei d'accordo diventare mia moglie?
- Sarò d'accordo se tu mi porti una mela dal frutteto di colcos!
Ed andò Adamo a frutteto, colse una mela e la portò a Eva. E lei acconsentì ad essere sua moglie e fecero la festa di nozze.
Ma il Presidente del colcos seppe che dal frutteto era sparita una mela e decise di punire gli sposi novelli.
Cosicché quando il matrimonio veniva consumato, Adamo era già sotto le armi, ed Eva dovette andare a letto con un maschio di scimmia...
Perciò l'uomo è disceso dalla scimmia.
Recentemente ho fatto un viaggio d'affari in Russia. Il volo di United Airlines n. 964 Washington-Mosca. Tutti i passeggeri nei loro posti, l'aereo si era mosso verso la pista del decollo e il capitano dalla cabina dice (in inglese) il solito saluto:
- Buon giorno signore e signori, parla il capitano Smith. L'equipaggio di volo vi saluta al bordo del nostro aereo, che sta per effettuare il volo Washington - ...
Una pausa, si sente il sfogliare i fogli e il sussurro nella cabina di pilotaggio. Poi, la voce un po' sorpresa del capitano, continua:
- Mosca?!
- Caspita! - pensai, dimenticarono dire al capitano dove stava per volare! Ma risultò che il pilota era un buon professionista e ci aveva portato sino a Mosca tutti sani ed interi, altrimenti non sarei in grado di raccontarvi la storia.
Valerio: Una volta, lavorando in uno stabilimento di produzione, pelavo le patate, usando un macchinario utensile. Era un utensile di n. 5 dimensioni, il centro d'elaborazione di pezzi mettalici, che costava 12кк € (milioni d'Euro). Con la macchina utensile toglievo diligentemente n. 2 mm della buccia, dove c'erano o spunti, o macchie scure, mi inserivo con una fresa a petali alla profondità di n. 5 mm. E mentre me n'ero occupato mi ci trovò il mio boss: il capo ingegnere dell'azienda. Appena-appena mi ero inventato delle ragioni giustificanti.
Il nostro admin (amministratore del sistema) assomiglia ad un chirurgo maniaco. A ogni piccolo problema vuole reinstallare il Windows. Non importa dove hai dolori, un'amputazione t'aiuterà di sicuro!
1: Ora ho la vettura! Così, domani ti vengo a prendere in macchina.
2: Ne hai comprato una nuova?
1. No, la neve è sciolta, ho ritrovato la mia.
Pubblicità:
Dai bimbi che erano nutriti da "Rastishka" le ossa diventano 70% più robusti! I test multipli rivelarono, che la rottura dell'osso di gamba gli avviene sotto il carico di circa a 970 N/cm2.
Iddio ha concesso all'uomo n. 2 cose distintive dalla donna: il cazzo e il cervello. Ma poi, pensandoci un po', ci ha aggiunto un buchino nel membro, perché il cervello non ci si affoghi...
In Russia c'è solo un partito al potere: "La Russia unita", ma si divide in n. 3 rami: esecutiva, legislativa e forense.
Ma non sarei un barista davvero bravo, se non potessi versare da una bottiglia di 500 ml n. 4 bicchieri di 150 ml!
In principio era il verbo, poi - l'inseguimento, poi n. 15 giorni del carcere.
Il gioco GTA IV è crudele. Il suo protagonista spara, taglia, fa bruciare ed esplodere tutti gli incontrati. Ma mettendosi in motocicletta, lui tira fuori dall'aria e si mette alla testa un elmetto protettivo, "per non dare ai bimbi un esempio sbagliato".
Le illustrazioni sono dal sito AddFun.ru
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martedì 23 marzo 2010
I super-mega-hit della pittura russa
Quali sarebbero? Certo quelli, che erano e sono riprodotti nei manuali per la scuola elementare! In quello di letteratura patria, in quello della storia di Russia ecc. Bisgogna riconoscerli dallo primo sguardo per capire alcuni scherzi russi, alcune vignette...
Eccovi il famoso quadro di Viktor Vasnetsòv "I tre bogatyr" (eroi epici russi). Secondo le leggende russe si chiamano: Iljà di Murom, Dobrynia Nikìtič e Alёša Popòvič.
Ed eccovi un paio di variazioni sul tema del quadro:
Eccovi il famoso quadro di Vasìlij Peròv "I cacciatori a riposo"
Ed ecco una vignetta che lo imita:
Raffigura Trotskij, Lenin e Stalin.
Il quadro di Iljà Répin "Non aspettavano"
E lo stesso quadro un po' rinnovato:
Eccovi alcuni altri mega-hit della pittura russa:
"L'apparizione del Messia al popolo" di Aleksandr Ivànov
"I gracchi sono tornati a casa" di Alexéj Savràsov
"Il nono cavallone" di Ivan Aiwazòwskij
"La mattina nel bosco di pini" di Ivan Šìškin
"La boiarda Moròzova" di Vassilij Sùrikov (tratta un episodio della scisma della chiesa ortodossa russa)
"Bardotti sul Volga" di Iljà Répin
I Cosacchi dello Zaporož'e scrivono una lettera al Sultano Mehmet IV di Turchia (anche conosciuto come: La Risposta dei Cosacchi dello Zaporož'e al Sultano Mehmed IV di Turchia) di Iljà Répin
Eccovi il famoso quadro di Viktor Vasnetsòv "I tre bogatyr" (eroi epici russi). Secondo le leggende russe si chiamano: Iljà di Murom, Dobrynia Nikìtič e Alёša Popòvič.
Ed eccovi un paio di variazioni sul tema del quadro:
Eccovi il famoso quadro di Vasìlij Peròv "I cacciatori a riposo"
Ed ecco una vignetta che lo imita:
Raffigura Trotskij, Lenin e Stalin.
Il quadro di Iljà Répin "Non aspettavano"
E lo stesso quadro un po' rinnovato:
Eccovi alcuni altri mega-hit della pittura russa:
"L'apparizione del Messia al popolo" di Aleksandr Ivànov
"I gracchi sono tornati a casa" di Alexéj Savràsov
"Il nono cavallone" di Ivan Aiwazòwskij
"La mattina nel bosco di pini" di Ivan Šìškin
"La boiarda Moròzova" di Vassilij Sùrikov (tratta un episodio della scisma della chiesa ortodossa russa)
"Bardotti sul Volga" di Iljà Répin
I Cosacchi dello Zaporož'e scrivono una lettera al Sultano Mehmet IV di Turchia (anche conosciuto come: La Risposta dei Cosacchi dello Zaporož'e al Sultano Mehmed IV di Turchia) di Iljà Répin
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lunedì 22 marzo 2010
Kamasutra
Un appartamento in un palazzo di molti piani. Marito e moglie sono alla cucina. Di repente, da dietro la parete, cioè dall'appartamento vicino si sente il grido:
- Frosci!
Il marito fa alla moglie:
- Per poco non lo avevo dimenticato! Accendi la TV. Sta giocando la nostra squadra di calcio.
Il numero degli abitanti dello Stato della Città del Vaticano è limitatissimo. Era divertente di leggere nel prontuario "Atlante geografico del Mondo" sulla pagina 111: Superficie 0,0004 mila chilometri quadri. Popolazione - 466,0 persone.
- E' cosa è lì, sull'orizzonte, che luce?
- Viktor Fёdorovič, è il sole, semplicemente.
- Caspita! Ne voglio avere uguale identico da noi, a Donétsk!
Il mio marito finlandese una volta mi disse, che tre dai suoi ex compagni di scuola allora abitavano l'America Latina. Sono stata stupita: è comprensibile che dalla Russia la gente emigra negli Stati Uniti e nell'Europa - lì è più tranquillo, i guadagni sono maggiori. E' comprensibile perché da Israele emigrano in Germania - è più sicuro lì. E' comprensibile persino perché i cinesi vanno ad abitare la Russia. Ma dalla Finlandia tranquilla ed agevole, andare in Brasile o in Messico, pericolosi e poveri - perché?!! Mio marito sospira: Cara, ma è molto più caldo lì!
salsiccione1988: su una mia spalla un diavolino mi dice, che lui mi sta per portare nel letto, e un angiolino sull'altra mia spalla dice che lui è un ragazzo buono, si scoprì...
Margo: mi risulta che loro tutti ti vogliono portare nel letto, sia quelli buoni, sia quelli cattivi. Solo che quelli buoni lo fanno molte volte, e quelli cattivi - una / due.
La pubblicità: una studentessa bruttina, ma intelligente, ha studiato bene ed ha passato l'esame. Un'altra studentessa bellina, ma stupida, si era concessa al professore ed ha passato l'esame anche lei. Una terza studentessa, che era brutta e stupida ha dato una bustarella ed ha passato anche lei.
La Russia Corrotta è una società che assicura pari possibilità a tutti!
Come è ben noto, Iddio creò l'uomo a sua immagine e somiglianza, ma esiste una versione, che alcuni dettagli dei corpi maschile e femminile lui aveva copiato dai disegni nella Kamasutra.
Credo ai sinottici, che il riscaldamento globale esiste.
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domenica 21 marzo 2010
Vedova nera
E le strade non le vogliamo costruire comunque!
La femmina del ragno "Vedova nera" mangia il suo partner sessuale subito dopo il coito. Una donna statisticamente media prolunga 'sto piacere per il resto della sua vita.
Comunico con un amico mio, il quale già da 10 anni fa l'operatore televisivo su una TV locale.
Lui: mi sono accorto di una regolarità: appena il bagno dell'ufficio diventa strapulito e ci appaia la carta igienica gratuita, è un segno sicuro, che in questi giorni ci darà un'intervista un politico importante. Ma il busillis sta nel fatto, che le donne di pulizia sanno dell'intervista prima di teleoperatori!
xxx: dimmi, non è un gran casino, lui non mi chiama già la seconda settimana!
yyy: no. Un vero casino è quando presenti il tuo ragazzo alla tua mamma, sei mesi conviviamo con lui, e lei dice, che lui faceva lo spogliarello sulla loro festa corporativa di 8 marzo
xxx: Dima? Massì, e non lo conoscevi?
yyy: Casino davvero!
- è successo, perché avete mangiato le gamberetti in modo sbagliato
- e come vanno mangiati?
- prendi un gamberetto con una forchetta a due punti e lo trafiggi.
- va bene, e poi?
- non lo so.
- sei stato gamberetto nella vita precedente?
I segreti di costruzione delle strade russe i loro costruttori porteranno con se nell'inferno.
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sabato 20 marzo 2010
Rigoletto
Il giornale Volzhskaja Kommuna scriveva:
Il 16 marzo del 1940
Koldybàn'. Nel club del centro rionale ci fu un comizio affollato, dedicato alla conclusione del trattato di pace fra l'Unione Sovietica e la repubblica di Finlandia. La lettura del testo del trattato che prevede il passaggio all'URSS dell'istmo di Carelia fu molte volte interrotta dalle esclamazioni dell'udienza:
- Evviva la politica staliniana di pace!
- Evviva il nostro amato Stalin!
del 1984
A Kuibyshev in tournée si trova il solista dell'Opera di Sofia Constantin Jankov. Ieri lui ha cantato nello spettacolo Rigoletto del Teatro lirico di Kuibyshev, e oggi canterà nello spettacolo Floria Tosca.
il 20 marzo del 1929
Parlando con il nostro corrispondente, il Commissario del Popolo responsabile d'Istruzione popolare, il compagno Lunaciarskij, venuto a Samara dall'Orenburgo, ha detto:
- E' già la seconda volta che vengo a Samara. Per me sarebbe difficile di dire, se e quanto essa è un centro culturale, ma mi ha fatto un'impressione di una città molto viva e provvista di tutte le risorse necessarie, perché crescendo insieme con la regione cui capoluogo essa si è fatta, svolgere nel futuro prossimo un ruolo culturale importante.
Ieri, il compagno Lunaciarskij visitò la scuola "Leo Tolstoy". Il Commissario del popolo era presente alle lezioni, ha fatto conoscenza degli alunni, parlò con i maestri. Prima di partire, dichiarò, che la scuola gli fece un'impressione soddisfacente...
del 1964
Il nome dell'attore del popolo dell'URSS Dmitrij Borisovič Kabalévskij viene apprezzato molto dagli abitanti di Kuibyshev, i quali conoscono questo compositore sovietico prominente non solo dalle sue opere musicali, ma anche dagli incontri personali. In dicembre del 1962 fra D.B. Kabalévskij e gli abitanti della città sul Volga nacque un'amicizia forte. Ricordiamo, che proprio allora a Kuibyshev era svolto il primo concorso dei musicisti - interpreti che porta il suo nome. Ieri Dmitrij Borisovič venne di nuovo nella nostra città... Parlando con il nostro corrispondente disse:
- Con una commozione grande mi preparo all'interpretazione del Requiem sulle poesie di Robert Rozhdéstivenskij nella vostra città, con allegria aspetto gli incontri con i miei vecchi amici, membri del Club giovanile della città, con gli studenti dell'università pedagogica, con gli alunni della scuola n. 88...
Le illustrazioni dal portale AddFun.ru
Il 16 marzo del 1940
Koldybàn'. Nel club del centro rionale ci fu un comizio affollato, dedicato alla conclusione del trattato di pace fra l'Unione Sovietica e la repubblica di Finlandia. La lettura del testo del trattato che prevede il passaggio all'URSS dell'istmo di Carelia fu molte volte interrotta dalle esclamazioni dell'udienza:
- Evviva la politica staliniana di pace!
- Evviva il nostro amato Stalin!
del 1984
A Kuibyshev in tournée si trova il solista dell'Opera di Sofia Constantin Jankov. Ieri lui ha cantato nello spettacolo Rigoletto del Teatro lirico di Kuibyshev, e oggi canterà nello spettacolo Floria Tosca.
il 20 marzo del 1929
Parlando con il nostro corrispondente, il Commissario del Popolo responsabile d'Istruzione popolare, il compagno Lunaciarskij, venuto a Samara dall'Orenburgo, ha detto:
- E' già la seconda volta che vengo a Samara. Per me sarebbe difficile di dire, se e quanto essa è un centro culturale, ma mi ha fatto un'impressione di una città molto viva e provvista di tutte le risorse necessarie, perché crescendo insieme con la regione cui capoluogo essa si è fatta, svolgere nel futuro prossimo un ruolo culturale importante.
Ieri, il compagno Lunaciarskij visitò la scuola "Leo Tolstoy". Il Commissario del popolo era presente alle lezioni, ha fatto conoscenza degli alunni, parlò con i maestri. Prima di partire, dichiarò, che la scuola gli fece un'impressione soddisfacente...
del 1964
Il nome dell'attore del popolo dell'URSS Dmitrij Borisovič Kabalévskij viene apprezzato molto dagli abitanti di Kuibyshev, i quali conoscono questo compositore sovietico prominente non solo dalle sue opere musicali, ma anche dagli incontri personali. In dicembre del 1962 fra D.B. Kabalévskij e gli abitanti della città sul Volga nacque un'amicizia forte. Ricordiamo, che proprio allora a Kuibyshev era svolto il primo concorso dei musicisti - interpreti che porta il suo nome. Ieri Dmitrij Borisovič venne di nuovo nella nostra città... Parlando con il nostro corrispondente disse:
- Con una commozione grande mi preparo all'interpretazione del Requiem sulle poesie di Robert Rozhdéstivenskij nella vostra città, con allegria aspetto gli incontri con i miei vecchi amici, membri del Club giovanile della città, con gli studenti dell'università pedagogica, con gli alunni della scuola n. 88...
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giovedì 18 marzo 2010
Un russo tipico
Il Playboy intende pubblicare una nuova rivista illustrata per gli uomini sposati. Ogni mese nel suo poster interno sarà la stessa donna.
- Signor presidente, perché le pensioni da noi sono così basse?
- Perché c'è la crisi.
- E perché durante la crisi il numero dei miliardari nel nostro paese aumentò due volte?
- Perché c'è l'inflazione.
Recentemente gli ingorghi di traffico sulla circonvallazione "Sadòvoje" a Mosca furono ufficialmente equiparati ai luoghi di reclusione.
Il mio fratello è laureato della scuola superiore d'arte. Ha ottenuto un buon lavoro: sta correggendo le date di scadenza sugli yogurt scaduti in un negozio alimentari.
Care ragazze! E' ben noto a tutti che ogni cristallo di neve è unico nel suo genere. Ma nessuno di essi non si da le arie al riguardo!
[in russo snezhìnka = cristallo di neve è femminile]
Non solo che nono sono fotogenico, ma non sono nemmeno Photoshopogenico!
Un russo tipico: pretende qualcosa, sgrida, minaccia, fa gli ultimatum, batte il pugno sul tavolo, ma in fin dei conti non ottiene niente.
Un tartaro tipico: sempre si dichiara d'accordo con tutti, scende a compromessi, rende le proprie posizioni, fa delle concessioni, ma in fin dei conti sempre ottiene quello che vuole.
Un ceceno tipico: galoppa a cavallo, spara senza sbagliare un colpo, dice devotamente le preghiere, balla orgogliosamente, ma in fin dei conti moure di morte prematura.
Un ebreo tipico: sempre fa dei calcoli, ragiona di varie cose, disputa ossequiosamente, dice le preghiere di nascosta, e in fin dei conti diventa milionario o grande capo.
Un ucraino tipico: sempre si sfoza di convincere tutti, che lui mai mangia lardo, dice peste e corna di moscali (russi), vota Timoshenko, sogna della NATO, ma in fin dei conti sposa una russa.
- Alzatevi! Alzatevi! Alzatevi!
- E tu, chi sei?
- Sono viagra.
Niente di più piacevole della consapevolezza del debito coniugale compiuto in modo debito. Anche se, per errore, lo hai pagato ad un'altra persona. In quanto lo zelo espia qualsiasi gaffe!
Il primo amore finisce dopo la seconda chiavata.
- Signor presidente, perché le pensioni da noi sono così basse?
- Perché c'è la crisi.
- E perché durante la crisi il numero dei miliardari nel nostro paese aumentò due volte?
- Perché c'è l'inflazione.
Recentemente gli ingorghi di traffico sulla circonvallazione "Sadòvoje" a Mosca furono ufficialmente equiparati ai luoghi di reclusione.
Il mio fratello è laureato della scuola superiore d'arte. Ha ottenuto un buon lavoro: sta correggendo le date di scadenza sugli yogurt scaduti in un negozio alimentari.
Care ragazze! E' ben noto a tutti che ogni cristallo di neve è unico nel suo genere. Ma nessuno di essi non si da le arie al riguardo!
[in russo snezhìnka = cristallo di neve è femminile]
Non solo che nono sono fotogenico, ma non sono nemmeno Photoshopogenico!
Un russo tipico: pretende qualcosa, sgrida, minaccia, fa gli ultimatum, batte il pugno sul tavolo, ma in fin dei conti non ottiene niente.
Un tartaro tipico: sempre si dichiara d'accordo con tutti, scende a compromessi, rende le proprie posizioni, fa delle concessioni, ma in fin dei conti sempre ottiene quello che vuole.
Un ceceno tipico: galoppa a cavallo, spara senza sbagliare un colpo, dice devotamente le preghiere, balla orgogliosamente, ma in fin dei conti moure di morte prematura.
Un ebreo tipico: sempre fa dei calcoli, ragiona di varie cose, disputa ossequiosamente, dice le preghiere di nascosta, e in fin dei conti diventa milionario o grande capo.
Un ucraino tipico: sempre si sfoza di convincere tutti, che lui mai mangia lardo, dice peste e corna di moscali (russi), vota Timoshenko, sogna della NATO, ma in fin dei conti sposa una russa.
- Alzatevi! Alzatevi! Alzatevi!
- E tu, chi sei?
- Sono viagra.
Niente di più piacevole della consapevolezza del debito coniugale compiuto in modo debito. Anche se, per errore, lo hai pagato ad un'altra persona. In quanto lo zelo espia qualsiasi gaffe!
Il primo amore finisce dopo la seconda chiavata.
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