venerdì 25 gennaio 2008

Aneddoti storici su di Stalin

Aneddoti storici su di Stalin
dal libro di Jùri Bòrev "Staliniàda", 1991

Le ville

Stalin era il proprietario reale di molte ville in campagna appartenenti (formalmente) allo stato. In ciascuna di esse l'anno intero lavoravano domestici numerosi è tutto era mantenuto nello stato così, come se la Guida ci abitava ogni giorno. Persino il pranzo destinato per Stalin ci veniva preparato ogni giorno è si accettava in consegna compilandone un verbale di contabilità in iscritto, indipendentemente del fatto se c'era o meno quello chi lo doveva mangiare. Questo procedimento sì che assicurava una certa segretezza: nessuno non doveva mai sapere dove era Stalin al momento e dove intendeva andare prossimamente.

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Ricordo la mia discussione con lo scrittore Ilja Erenburg. Lui affermava che siccome non sono rimasti i documenti, non si capirà mai niente nell'epoca di Stalin. Io gli obiettavo, che come ad un paleontologo basta un dente per capire l'aspetto esterno di un ictiosauro intero, ad uno storico del futuro basterà anche un documento solo, all'esempio, simile ad una disposizione:
"Trasmettere la macchina di cucire, appartenente all'officina n.1 alla fabbrica di cucito n. 7. I.Stalin". Essa dimostra una tale concentrazione del potere, un tale assolutismo, una tale autocrazia nel disporre dei minimi oggetti di pubblica proprietà, che lascia intravedere tutta la struttura della società, e capire bene il suo concetto anche senza nessun altro documento.

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I tratti principali dell'epoca dello zar Nicolai I sono bene colti da una formula vile del conte Kleinmichel': "Maestà, a cosa Vi serve l'opinione pubblica? Non Vi basta forse la Vostra opinione?" Questa frase colpisce anche un'altra epoca simile, quella di Stalin.

La guida impara a parlare

Maria Zarva, che insegnava la lingua russa nell'Università di Mosca preparava Stalin a pronunciare i discorsi nel XVIII e XIX congressi del partito bolscevico, senza mai averlo incontrato di persona. Succedeva così. D'improvviso veniva una macchina a prenderla e la portava per un periodo indefinito in un posto dove c'erano n.3 magnetofoni. Su uno era registrato il discorso letto da Stalin stesso, su un altro sig.ra Zarva doveva registrare la versione corretta di ogni frase incorretta di Stalin. Sul terzo le due prime registrazioni venivano combinate per essere rimandati a Stalin. Ma la pronuncia e gli accenti raccomandati dalla sig.ra Zarva erano ricontrollati dalle altre persone ancora, ed a volte lei veniva rimproverata per aver corretto alla Guida scorrettamente.

Comprensione mutua

Un banchetto nel Cremlino. Stalin passeggia lungo la tavola fumando la pipa. Il famoso scrittore, conte Alexey Tolstoy sta dicendo un brindisi lungo in onore del compagno Stalin. Usa gli attributi sempre più superlativi, gli epiteti sempre più elevati. Stalin ascolta passeggiando, poi si ferma accanto a Tolstoy, gli da una manata sulla spalla e dice: "Basta affaccendarti, conte".

La scelta della variante del progetto

Stalin ordinò di costruire nel centro di Mosca un albergo dello stesso nome. Gli architetti prepararono il progetto. Hanno proposto n. due variante, il compagno Stalin doveva sceglierne uno. Per facilitare il paragone, le varianti erano disegnate sullo stesso foglio, divise dalla linea di asse. Ma la Guida non si intendeva nei disegni né progetti e firmò il foglio esattamente attraverso quella linea assiale, così che non si capiva quale dalle due varianti lui scelse ed approvò. Nessuno aveva coraggio per andare da lui e ridomandare. L'edificio dell'albergo "Mosca" era stato costruito asimmetrico, la metà della facciata da una variante, l'altra metà dall'altra variante.

Piccole astuzie

Negli anni 30-ta Stalin invitò a n. 4 cineasti sovietici più famosi e domandò cosa gli mancava per continuare il loro lavoro fruttifero: "Non fate scrupoli. Chiedete quello di cosa avete bisogno e tenteremmo di aiutarvi nell'ambito delle nostre possibilità".

Michail Romm si lamentò che viveva in un appartamento piccolo, aveva bisogno di un altro, più grande.
- Va bene, Le concederemo un appartamento grande.
Vsévolod Pudòvkin disse che lavorava bene solo in campagna, aveva bisogna di una villa in campagna.
- Va bene, Le concederemo una villa in campagna.
Ivan Pyriev ha detto che una villa già la aveva, ma era difficile ad arrivarci, aveva bisogno di una macchina.
- Va bene, Le concederemo una macchina.
Grigori Alexandrov era imbarazzato: la sua richiesta che era così tanto grande, che lui esitava se pronunciarla o meno.
- La dica senza scrupoli, lo incoraggiò Stalin.
- Vorrei ottenere il libro del compagno Stalin "Le questioni del Leninismo" firmato dall'autore. Sarà una gran fonte d'ispirazione per me.
- Va bene, Le regalerò questo libro con il mio autografo.
L'appartamento, la macchina e la villa erano stati concessi a Alexandrov come l'allegato al libro.

3 commenti:

adrigallo69 ha detto...

Curiosità sul nome Stalin. In Latinoamerica è stato tanto amato dai comunisti locali che molti tuttora si chiamano Stalin di nome. Faccio un esempio, il sìndaco di Barcellona, capitale dello Stato Anzoategui in Venezuela, oggi nelle mani del famigerato Chavez, si chiama Stalin Fuentes. Persino ho una fotografia di una scritta su un muro di Puerto Lacruz ( altra città vicino a Barcellona ) che dice in spagnolo: STALIN ES PUEBLO , cioè, STALIN è IL POPOLO. Purtrop
po ciò sta a dimostrare la ingenuità di tanta gente che vedendo le cose da molto lontano percepiscono soltanto i "volumi" ma non vedono le sfumature. Pure di Lenin e di Vladimir Ilich c'è ne sono una "caterva". Saltando da palo in frasca, vorrei avere contatti con persone che siano stati in questi posti: Volgograd, Volzhskij, Kamishin, Gorodisho, Srednij Ahtuba, Astrahan, Zakanal, Volgadonsk. Ci ho vissuto per più di 15 anni in quei posti ma purtroppo non trovo più nessuno dei miei conoscenti italiani e russi. Grazie. Ora sono in Quito-Ecuador.

Sergio ha detto...

Non ci sono mai stato, purtroppo. Prova visitare i siti delle rispettive città. Veda anche il mio post sulla guerra civile http://italia99.blogspot.com/2009/11/guerra-civile-in-russia.html, alcuni post su cosa scriveva il giornale Volzhskaya Kommuna tanti anni fa, all'esempio http://italia99.blogspot.com/2009/11/la-samara-nella-storia.html
http://italia99.blogspot.com/2009/11/dalla-storia-di-samara.html, ecc, un marito italiano della donna russa http://italia99.blogspot.com/2008/10/un-marito-italiano-della-donna-russa.html, nonché il mio blog russo: http://perevod99.blogspot.com/

Unknown ha detto...

La cosa vele anche per tutti coloro che demonizzano stalin.