Il testing di programma
1. I caccia F22 non ce la fecero ad attraversare il meridiano 180. Al tentativo di transumargli di loro propria propulsione dalle Hawaii alla base di forze aeree sull'isola giapponese Okinawa, un'anomalia di funzionamento del programma costrinse i piloti girare e tornare al posto del decollo.
La DefenseTech, riferendosi all'Associated Press comunica, che i caccia non ce la fecero ad attraversare la linea del cambiamento di data, una linea immaginaria, da cui ambo i lati il tempo locale è uguale, ma le date di calendario sono differenti. La linea passa il meridiano 180 con alcune deviazioni.
Il cambiamento di data ha il senso e si fa solo all'utilizzare il tempo locale. All'attraversarla bisogna o aggiungere, o togliere un giorno, a seconda dalla direzione dell'attraversamento. Risulta che questo paradosso del Globo Terrestre, scoperto ormai dalla spedizione di Magellano, fu dimenticato dai progettisti del F-22 Raptor.
Le conseguenze dell'errore furono gravi assai: risultarono fuori servizio il sistema del carburante, quello di navigazione e, parzialmente, telecomunicazioni. Solo un pilota riuscì a contattare i periti della compagnia Lockheed la quale ha elaborato il progetto. Alcuni piloti tentavano di fare la ripresa del programma in volo. Non riuscirono allora a vincere l'errore, ma sia i caccia, sia i piloti, per fortuna rimasero illesi. Per tornare alle Hawaii dovettero rifornirsi in volo.
Più tardi l'anomalia di navigazione fu corretta e i caccia F-22 arrivarono, infine alla destinazione.
2. Gli errori, dovuti alla divisione per zero
La ditta Motorola testava il nuovo processore per l'autopilota su un caccia in Israel. Sembrava, che tutto funzionava bene. I piloti partirono a "seguire stretto il rilievo" dal nord al sud del paese. Il caccia guidato dall'autopilota ha sorvolato la pianura, le colline, la valle del fiume Giordano, ma all'avvicinarsi al mar Morto, di repente succede il reset completo del processore, l'autopilota è fuori funzione, i piloti s'atterrano pilotando il caccia manualmente.
Il processore fu spedito per messa a punto e il testing, di nuovo tutti i test gli passò senza guasti. Di nuovo sulla prova nelle condizioni reali, all'avvicinarsi al mar Morto succede il reset totale, l'autopilota è fuori funzione, l'atterraggio a mano.
I molteplici test non rivelarono nessun difetto. Dopo tanti tentativi, risultò che i programmi dell'autopilota al calcolare i parametri di controllo secondo le formule scientifichissime e segrete effettuavano la divisone dell'altezza corrente del caccia sopra il livello del mare. All'arrivare al mar Morto, l'altezza sopra il livello dell'oceano s'abbassava al zero, e al dividere per zero il processore si risettava. Mai prima nessuno poteva immaginare, che gli aerei possano volare sotto il livello dell'oceano...
3. I sistemi di riconoscimento di configurazione, come essi funzionavano negli anni 70'ta
La fine degli anni 70'ta, le prove del sistema americano antiaereo Sergeant York per abbattere gli elicotteri era dotata del sistema riconoscimento di configurazioni. Durante le prove essa fu sorvolata e risorvolata dall'elicottero-bersaglio, ma non ce la fece a riconoscerlo. In cambio, ha riconosciuto come "elicottero" una ventola nel cesso, sito a distanza di 800 metri, e lo ha colpito.
4. F-16 sottosopra
Il caccia F-16 fu testato, va da se, nell'emisfero nord. Poi lo decisero provare nell'America Latina, al sud dall'Equatore. Al commutare nel modo d'autopilota, l'aereo si mise automaticamente sottosopra.
5. La reinizializzazione drammatica
In Afghanistan n. 2 puntatori - osservatori canadesi illuminavano il bersaglio per il puntamento della bomba. Dopo lo sguancio della bomba, nel ricevitore GPS si scaricarono le batterie. Furono subito cambiate. Ma la bomba colpì la mira sbagliata. La causa era semplice: dopo il riavvio dell'alimentazione del dispositivo, le variabili delle coordinate del bersaglio si risettavano automaticamente con le coordinate della posizione corrente. I puntatori perirono dall'esplosione troppo vicina.
6. Il pilota Iliushin
Durante le prove del SU-24 spesso non funzionava il sistema lanciabombe, ma solo se al bersaglio l'aereo fu pilotato dal pilota-collaudatore Iliushin. La causa risultò semplice: solo lui lo riusciva fare più preciso, che il sistema automatico. Ne risultava il cosiddetto "zero di macchina", dopo di che succedeva l'errore in risultato del tentativo di divisione per zero.
Le storielle sono dal sito anekdot.ru
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