lunedì 2 aprile 2012

Marcello Mastroianni


n. 2 futuri lattanti, uno credente, l'altro - ateo, dialogano nel grembo della loro mamma incinta:

Ateo: Credi nella vita dopo il parto?
Credente: Certo. Tutti sanno, che la vita dopo il parto esiste. Siamo qui per diventare forti assai e pronti a quello che ci aspetta dopo.
Ateo: Ma questa è cretineria vera e propria! Nessuna vita dopo il parto non può esistere! Diciamo, tu potresti immaginarti, come potrebbe essere una tale vita?
Credente: Certo, non so tutti i dettagli, ma credo che lì sarà più luce, e che, può darsi, potremmo lì camminare da soli e mangiare con la nostra propria bocca.
Ateo: Sciocchezze! Pure è impossibile camminare da soli e mangiare con la propria bocca! E' da ridere! Pure il nutrimento ci arriva tramite il cordone ombelicale. Di dirò di più: la vita dopo il parto è impossibile proprio perché il nostro cordone ombelicale è troppo corto.
Credente: Sono sicuro, che è possibile.Semplicemente lì tutto sarà un po' differente, rispetto a qui. Ma è una cosa perfettamente immaginabile.
Ateo: Ma non c'era ancora nessuno che torni da lì! La nostra vita finisce con il parto, è così. Generalmente detto, la nostra ditta è una gran sofferenza nel buio universale, nient'altro.
Credente: No, no! Non so di preciso, come sarà la nostra vita dopo il parto, ma in ogni caso vedremmo la nostra mamma, e Lei avrà cura di noi.
Ateo: MAMMA? Credi nell'esistenza della Mamma? E dove essa si trova, secondo te?
Credente: Lei è dappertutto dintorno a noi, soggiorniamo dentro di Lei e grazie a Lei ci muoviamo e viviamo, senza di Lei non potremmo nemmeno esistere.
Ateo: Assurdo! Non ho visto nessuna mamma, perciò è evidente, che essa non esiste.
Credente: Non posso condividere il tuo parere. Pure a volte, quando tutto il dintorno si calma, uno può sentire come Lei canta, e sentire come Lei accarezza il nostro mondo. So di sicuro, che la nostra vera vita comincerà proprio dopo il parto. E tu?

E tu, credi nella Mamma?

Dicono, che questa parabola anonima ha girato il mondo. Ne ho visto anche una continuazione...


Dalla banchisa in deriva presso l'isola di Sahalìn i salvatori hanno levato n. 450 pescatori disgraziati, 70 casse di vodka e n. 18 piccoli pesci alborelle.
[Una cassa contiene 12 bottiglie di 0,5 litri]

Cesare: veni, vidi, vici.
Ivan Susanin: veni, vidi, perso la strada.
Vladimir Putin: veni, son venuto un'altra volta, verrò ancora e ancora.


Un ragazzo finlandese è venuto a studiare in un'Università russa. Al terzo giorno fu ricoverato all'ospedale con il disturbo gastrico. Risulta, che l'acqua calda per il tè lui la prendeva dal rubinetto dell'acqua calda. E tentava di convincerci, che era logico di fare così. Invidio il paese dove abitano le persone tanto ingenue!

[Nota mia: l'acqua fredda dal rubinetto è perfettamente potabile. La Russia è l'unico paese del mondo, dove l'acqua di qualità potabile viene utilizzata per annaffiare i terreni erbosi, lavare le strade e i pavimenti a casa, fare il bucato. Però, l'acqua calda dal rubinetto non è potabile! Primo, essa non viene disinfettata, secondo, siccome viene distribuita dalle centrali elettriche, cioè viene da assai lontano, ci si aggiungono le sostanze antincrostatura, che prevengono i depositi nei tubi. Dall'inverno la stessa acqua è utilizzata per il riscaldamento centrale, nei radiatori. Siccome è nel circuito chiuso, sotto pressione, la sua temperatura nei tubi magistrali supera +110°C (la temperatura d'ebollizione dipende dalla pressione d'acqua)].

Marcello Mastroianni
sempre era attratto dal teatro russo. Negli anni 60'ta visitò la Mosca solo per parlare con gli attori del teatro Sovremennik, e vedere Tatiana Samoylova, che gli piacque nel film Quando volano le cicogne. Essendo a Mosca, di repente, chiese di mostrargli il locale, dove gli attori bevono. Lo portarono nel ristorante presso il Palazzo Riunioni degli Attori (più o meno come il famoso ristorante Griboiedov presso la Casa dell'Unione Scrittori, descritto nel "Maestro e Margherita" di Bulgakov). Però i lesti agenti del KGB prima del suo arrivo lì, sono riusciti di cacciarne via tutti gli attori ubriaconi, perché essi "non compromettano l'immagine dello stato", cosicché Mastroianni vide le sale vuote. Gli spiegarono, che tutti gli attori al momento o recitavano, o facevano le prove. E solo in un angolo lontano s'ubriacava da solo il vigoroso attore del teatro MHAT, Belokurov: non sono osati a cacciarlo via anche a lui.

Vedendo Mastroianni, esso non n'era stupito affatto, ma versò un bicchiere pieno di vodka e senza dire una parola, con un gesto di mano lo invitò a berla. Mastroianni ebbe un brivido, ma la ha bevuta, tutto il bicchiere (250 ml). Dopo di che Belokurov lo afferrò forte per i capelli alla nuca, guardò negli occhi all'attore il più famoso del mondo e con il basso rombante disse: "Sei... un bravo attore... figlio mio!".


Le foto sono dal sito lols.ru

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