lunedì 26 maggio 2008

Un altro sketch di Mikhail Zhvanetsky

Mikhail Zhvanetsky nato il 6 marzo 1934 è un famoso scrittore satirico russo d'origine ebraica, l'autore e recitatore di numerosissimi sketch. Vedi anche i miei post precedenti su di lui.

DOVE SPOSTARLO?

Una stazione ferroviaria. Binari di manovra. Il capo - un ragazzo giovane, pigia il bottone di sistema di comunicazioni altavoce.

CAPO: Semёnov!

Un vagoncino di officina nella stazione ferroviaria. Una finestra larga. Un tavolo. Al tavolo sono due persone, giocano domino, bevono yogurt, mangiano pane. Un caposquadra di una certa età e il suo aiuto giovane.

VOCE DEL CAPO (dall'altoparlante): Semёnov!
CAPOSQUADRA: Mi dica.
VOCE DEL CAPO: Dove sta il vagone?
CAPOSQUADRA: Nel mezzo, fra il sale e lo zucchero.
VOCE DEL CAPO: Dovete metterlo per carica del zucchero. Chiama la gente, Semёnov, vai, spostalo!
CAPOSQUADRA: Ora lo faremo!

Il suo aiuto si alza, si mette i guanti protettivi.

CAPOSQUADRA: Dove vai?
AIUTO: Ma dobbiamo spostare questo vagone...
CAPOSQUADRA: Stai calmo, adesso chiamerà di nuovo. Gioca!

Si senta un buffetto nell'altoparlante.

VOCE DEL CAPO: Semёnov, non avete ancora spostato il vagone allo zucchero?
CAPOSQUADRA: Già fatto!
VOCE DEL CAPO: E stata cambiata la disposizione, dovete spostarlo per carica del sale, mi scusate.
CAPOSQUADRA (masticando il pane): Però questo già non va bene, non si lavora così!
VOCE DEL CAPO: Ma ragazzi, scusatemi.
CAPOSQUADRA: Va bene, andiamo a spostarlo. (all'aiuto): La tua mossa.

L'aiuto si alza, si mette i guanti protettivi.

CAPOSQUADRA: Siediti. Doble quattro. Gioca. Adesso disdirà.
VOCE DEL CAPO: Semёnov?
CAPOSQUADRA (con animo): Mi dica!
VOCE DEL CAPO: Sono io di nuovo. Buongiorno.
CAPOSQUADRA: Sì, sì, e qui sono io.
VOCE DEL CAPO: Mi scusate, forse per caso non avete ancora spostato il vagone per sale?
CAPOSQUADRA: Già fatto! Appena Lei ha ordinato, noi lo abbiamo spostato.
VOCE DEL CAPO: Chiaro, grazie. Qui la disposizione è cambiata, serve spostarlo per lo zuc...
CAPOSQUADRA: Ma questo già Lei sa cosa è?!
AIUTO: Non si lavora così!
VOCE DEL CAPO: Ma La prego, per favore! Fattelo per me!
CAPOSQUADRA: Solo per Lei lo faccio... Andiamo.
AIUTO: Ho fatto già la mia mossa. Doble zero.
CAPOSQUADRA: Ho fatto la mia (Batte dado al tavolo). Adesso verrà in persona.

Dietro della porta si sentano singhiozzi: "O povero me! Che vergogna.."

AIUTO: Graffia alla porta.
CAPOSQUADRA: Che entri!
AIUTO: Entri, cosa fare, siamo uomini anche noi.

Entra il capo, leva il capello.

CAPO: Avete già fatto?
CAPOSQUADRA: Già. E cosa, non serviva farlo?
CAPO (Abbassando la testa): Hanno ordinato a me, io ho ordinato a voi. Se non me lo avessero ordinato, non ve lo avrei ordinato nemmeno io...
CAPOSQUADRA: Spostarlo?

Capo fa cenno di sì colla testa.

CAPOSQUADRA: Sono mica ragazzo giovane io, spostarlo lì e là. Guarda le sue mani (accenna colla testa al suo aiuto)

Aiuto mostra le sue mani senza nessun cambio.

Dove? Per sale?

Capo fa cenno di no colla testa.
Per zucchero?

Capo fa cenno di no colla testa.

Dove dobbiamo spostarlo allora?

CAPO (a voce bassa): Nel mezzo... Fra sale e zucchero.
CAPOSQUADRA: Già sta lì.
CAPO: Ma come ha indovinato Lei, dove spostarlo? Lei ha il talento!
CAPOSQUADRA: Quanto tempo è che Lei lavora da noi?
CAPO: Un mese.
CAPOSQUADRA: Ed io invece lo faccio da quindici anni.

Nota mia:
Ecco un estratto dal manuale della lingua Ucraina per i volontari del Corpo di Pace

Ukrainian: Language Competencies for Peace Corps Volunteers in Ukraine, 1992.



L'etica di lavoro della maggior parte di popolazione è ben lontana dall'ideale. I decenni della disciplina forzata e degli slogan sulla lotta del socialismo hanno svogliato i lavoratori dall'aspirazione alla diligenza professionale. Le vittime dell'arbitrarietà e mancato rispetto dei loro diritti, i lavoratori iniziarono a comportarsi loro stessi da emarginati. La famosa battuta: "Loro fanno finta di pagarci e noi facciamo finta di lavorare" sintetizza a menadito l'atteggiamento generale. E difficile di mostrare l'iniziativa e responsabilità se questi impeti venivano soffocati tanto tempo. Non sono rari i casi di ruberia dei beni appartenenti all'impresa. Quest'eredità continua ad ostacolare la normalizzazione delle relazioni di lavoro.

In questi 16 anni l'atteggiamento descrittoci purtroppo rimane ancora, e non solo in Ucraina...

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