lunedì 11 agosto 2008

La storia del conflitto fra Georgia e Ossezia del Sud

La storia del conflitto fra Georgia e Ossezia del Sud

Le radici del conflitto fra la Georgia e la Ossezia del Sud sono nel passato profondo. I germogli del conflitto sono apparsi già negli anni 20 del secolo XX, dopo che il territorio dell'Ossezia del Sud arbitrariamente era stato attribuito alla Georgia. In aprile del 1922 il decreto del Comitato Esecutivo dell'Unione Sovietica e del Consiglio dei Commissari del popolo della Repubblica Georgiana Sovietica Socialista relativo alla delimitazione nazionale e statale della Transcaucasia ha costituito la regione autonoma dell'Ossezia del Sud. Però, secondo gli studiosi della storia, l'autonomia dell'Ossezia del Sud era puramente dichiarativa.
I dirigenti georgiani ci effettuavano una politica d'assimilazione, agli osseti gli costringevano di dichiarare nei loro documenti personali la nazionalità georgiana, i nomi delle località ossete erano georgianizzati (Tschinval in ossetino, Tschinvali in
georgiano).
Nel 1939 la scrittura latina della lingua osseta era stata sostituita dell'alfabeto georgiano, l'insegnamento nelle scuole ossete passò alla lingua georgiana. Allo stesso tempo, la scrittura osseta nella repubblica autonoma nell'Ossezia del Nord (parte della Repubblica Sovietica Socialista Federativa Russa) passò all'alfabeto cirillico. In risultato la nazione osseta unita era stata artificialmente divisa in due "Osseti del Sud" e "Osseti" del Nord".
Alla fine degli anni 1980'ta nella Georgia cominciò la scalata del movimento nazionalista per la liquidazione delle autonomie che esistevano al momento nel territorio della Georgia.
Per difendere i diritti dell'Ossezia del Sud e creare le garanzie costituzionali dell'autonomia esistente il 10 novembre del 1989 il parlamento regionale dell'Ossezia del Sud ha deciso di trasformare la regione autonoma nella repubblica autonoma (cioè, di aumentare il grado dell'autonomia, perché le repubbliche autonome, le regioni autonome e circondari autonomi godevano di diritti differenti).
Però, il Presidio del Soviet Supremo della Repubblica Sovietica Socialista di Georgia ha annullato la decisione dichiarandola non costituzionale.
13 giorni dopo, il 23 novembre del 1989, i partecipi del movimento nazionalistico presieduto da Zviad Gamsakhurdia hanno fatto una marcia alla capitale dell'Ossezia del Sud.
Una colonna dei manifestanti georgiani che contava da 30 a 60 mila persone su più di 400 autobus ed autovetture da Tbilisi ed altre città georgiane arrivò a Tskhinvali.
La marcia ufficialmente era dichiarata una manifestazione pacifica, però nel novero dei partecipi c'erano alcune centinaia di banditi armati dalle mitre.
Tutta la popolazione maschile della città era mossa in sua difesa. Non avendo la possibilità d'entrare nella città i partecipi della marcia lo circondarono.
La bloccata di Tskhinvali durò 4 mesi, durante i quali 400 persone erano state ferite, e n. 6 uccise.
Nel 1990 la Georgia rifiutò ufficialmente le norme basilari giuridiche che determinarono lo status della repubblica nell'URSS cioè tutti gli accordi approvati dopo l'anno 1921.
La Ossezia del Sud, usandosi della situazione ha dichiarato la sua sovranità, argomentando che prima del 1922 il suo territorio non faceva parte della Georgia.
Tale situazione non andava bene alla Georgia, dove lo stesso anno erano arrivato al potere i rappresentanti dei partiti e movimenti nazionalistici.
Il presidente del gruppo Helsinki di Georgia, capo dell'unione "Tavola rotonda - Georgia libera" Zviad Gamsakhurdia fu eletto presidente del Soviet Supremo della Repubblica Sovietica Socialista di Georgia.
La situazione peggiorò di molto dopo le elezioni del 9 dicembre 1990 nel Soviet dell'Ossezia del Sud, organizzata non da Tbilisi, ma da Tskhinvali.
Il giorno dopo, il 10 dicembre il Soviet Supremo della Georgia rispose annullando l'autonomia dell'Ossezia del Sud, dichiarandola uguale a tutte le altre regioni di Georgia stessa.
Il 11 dicembre 1990 in una delle vie centrali di Tskhinvali ci furono scontri con n. 3 uccisi e 2 feriti.
Fu usato come pretesto per la dichiarazione dello stato d'emergenza nella regione di Giava (ora quella di Dzaussa).
La notte dal 5 al 6 gennaio del 1991 i dirigenti di Georgia hanno fatto entrare a Tskhinvali i reggimenti della polizia e della guardia nazionale.
Cominciarono tumulti, che risultarono l'espulsione delle troppe georgiane dalla capitale dell'Ossezia del Sud. Il livello delle controversie fra Tbilisi e Tskhinvali aumentò ancora. Il 29 gennaio del 1991 il presidente del Soviet dell'Ossezia del Sud, Torez Kulumbégov era invitato a Tbilisi per fare le trattative con i dirigenti georgiani.
Appena arrivato alla capitale georgiana, lui era stato arrestato nel palazzo stesso del governo della Repubblica e messo in carcere.
Il 1 febbraio del 1991 l'Unione dell'Energia Elettrica della Georgia ha tolto l'alimentazione elettrica dell'Ossezia del Sud.
Il 23 marzo si svolse una radunanza di Soviet dell'Ossezia del Sud di vari livelli (comunali, di circondari, distrettuali ecc.) ha fatto una mossa per tornare allo stato della regione autonoma (anziché la repubblica autonoma previamente dichiarata).
Fu formata la Commissione per la normalizzazione della situazione nell'Ossezia del Sud. Il 4 maggio la radunanza ha deciso di annullare la decisione relativa alla creazione della repubblica dell'Ossezia del Sud e di tornare allo status precedente, cioè quello della regione autonoma.
26 maggio 1991 il presidente del Soviet Supremo della Repubblica Sovietica Socialista di Georgia Zviad Gamsakhùrdia nelle nuove elezioni fu eletto Presidente di Georgia. Frattempo aumentava il massacro nella zona del conflitto.
Alla data del 8 giugno 1991 il numero dei villaggi osseti bruciati arrivò alla settantina. Il numero delle vittime del conflitto dal 06.01.1991 al 01.09.1991 ha raggiunto 209 persone, n. 460 d'abitanti non combattenti furono feriti, altri n. 150 persone sono state sparite senza traccia.
Le vittime enorme c'erano anche dalla parte dei cittadini della Georgia, abitanti dei villaggi nella zona del conflitto, diventati oggetto della vendetta per la popolazione osseta.
Tanti georgiani furono costretti di fuggire da case sue nel territorio della Georgia vera e propria. Il 1 settembre 1991 la sessione del Soviet dei deputati dell'Ossezia del Sud cancellò le decisioni della radunanza dei Soviet dell'Ossezia del Sud di vari livelli del 4 maggio 1991 come incompetenti dal punto di vista giuridico e perché non portarono il miglioramento della situazione, ha sciolto la radunanza dei Soviet dell'Ossezia del Sud di vari livelli come un organo non previsto nella costituzione e riaffermò lo status della repubblica (al posto della regione autonoma) dell'Ossezia del Sud.
19 gennaio 1992 nel territorio dell'Ossezia del Sud fu svolto un referendum sull'indipendenza della repubblica, con il voto "pro" di 98% partecipanti.
In febbraio 1992 l'artilleria e carri armati georgiani situtati dintorno alla città di Tskhinvali cominciarono un cannoneggiamento intenso dei distretti abitativi della capitale dell'Ossezia del Sud, che durò sino al 13 giugno 1992, con centinaia di vittime civili in risultato.
Il 8 marzo 1992 Eduard Shevarnadze tornò a Giorgia in qualità del Presidente del Consiglio Statale. Sia la bloccata, sia i cannoneggiamenti notturne delle località dell'Ossezia del Sud si sono solo inaspriti.
Il 20 maggio 1992 vicino al villaggio osseto Zar i banditi georgiani hanno sparato a bruciapelo una colonna civile osseta composta da donne, vecchi e bambini, che andavano da Tskhinvali all'Ossezia del Nord (Russia) seguendo una strada di circonvallazione Tskhinvali - Zau, uccidendo sul posto 36 persone da 11 a 76 anni.
Il 29 maggio 1992 il Soviet Supremo della repubblica Ossezia del Sud dichiarò l'Indipendenza. Il 24 giugno 1992 a Sochi fu firmato l'accordo quadripartito russo-georgiano-ossetoNord-ossetoSud relativo ai criteri di pacificazione del conflitto fra Georgia ed Ossezia del Sud.
Il 14 giugno nell'Ossezia del Sud entrarono le forze miste russo-georgiano-ossete di pacificazione, terminando così il periodo militare del conflitto.
Il 31 agosto fu approvato un memorandum dei confini della repubblica Osseta del Sud.
Il 2 novembre 1993 una sessione del Soviet Supremo della repubblica Ossezia del Sud approvò la costituzione della repubblica, il 5 maggio fu approvato un inno statale.
Il 10 novembre 1996 la prima volta fu eletto il presidente della repubblica in un voto diretto.
Fu eletto il rettore dell'Università dell'Ossezia del Sud, il professore Ludvig Cibirov.
Il 12 maggio 1999 ci furono le prime elezioni dirette del parlamento dell'Ossezia del Sud, il presidente del partito comunista locale, Stanislav Kociev ne fu eletto speaker.
Il referendum del 8 aprile 2000 approvò la nuova costituzione della repubblica Ossezia del Sud, quella del governo presidenziale.
10 novembre 2001 ci furono le seconde elezioni presidenziali, il voto diretto della popolazione elegge come presidente al rappresentante commerciale della repubblica presso la Federazione Russa, sig. Eduard Kokòyti.
Il 24 maggio 2004 nelle elezioni del parlamento vinse il partito "Edinstvo" (Unità) della repubblica.
Il 16 novembre 2006 ci furono elezioni presidenziali e il referendum sull'indipendenza della repubblica. Eduard Kokòyti fu rieletto presidente.
La maggioranza dei voti riconfermò la strategia mirata all'indipendenza, votata dal popolo già nel 1992. Per ora lo status politico dell'Ossezia del Sud rimane indefinito.

L'indipendenza della repubblica autodichiarata non è riconosciuta dalla comunità internazionale, le autorità georgiane considerano il territorio come uno dei distretti normali della Georgia, ma in prassi non ce la fanno a controllarlo.

Lo stesso testo in russo, sul sito dell'agenzia Rossbusinessconsulting
http://pda.top.rbc.ru/society/2008/08/08/rus_216916.shtml

3 commenti:

Unknown ha detto...

Direi che il titolo descrive bene il contenuto dell'articolo: "barzellette russe " !

http://www.sos-georgia.it

Sergio ha detto...

Vuoi essere arguto? Bravo!
Barzellette russe è il titolo del tutto il blog, dove ci sono già 199 post e più di 1000 (!!!) barzellette, scherzi e storielle, e non dell'articolo. A volte mi viene voglia di diluire le battute con delle altre cose...
Era il mio modesto contributo per aiutare l'Ossezia tutta distrutta da Saakashvili.

Kishanna ha detto...

con altri admin avevamo un forum dove parlavamo spesso dei conflitti che hanno dilaniato la Russia e i Paesi limitrofi dal 1917 ad oggi, purtroppo un re-styling della piattaforma che lo stava pubblicato ha portato alla sua chiusura. Ho salvato molti post e sto organizzando un nuovo forum, se me ne dai il permesso vorrei pubblicare anche questo tuo post. Ciao. Kish.