domenica 21 novembre 2010

Alcuni fatti curiosi su di Lev Tolstoj

(dalla rivista Ogoniòk):


Nel 1921 quando la popolazione della giovane repubblica sovietica soffriva di fame, il comitato "Lev Tolstoj" per l'aiuto agli affamati" propose di pubblicare le opere inedite di Tolstoj, per usare le somme così ottenute per l'aiuto. E' assai interessante la risoluzione di Stalin, il quale allora non era ancora il segretario generale del partito bolscevico:
"att. compagno Soloviёv, sezione propaganda del Comitato Centrale. Non rifiutare la richiesta direttamente, ma metterla all'ultima fila, così ci sia un rifiuto involontario".

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La figlia di Tolstoj, Alessandra si rivolge a Lunaciàrskij, il ministro d'istruzione, con la richiesta di lasciarla emigrare, per poter scrivere tranquilla le memorie su suo padre. La lasciano andare. Nel 1939 Alessandra ha creato negli USA il "Fondo Tolstoj" per sostenere gli emigranti russi. Il governo sovietico ne era arrabbiato. Anche 20 anni dopo la creazione del fondo uno dei segretari del Comitato Centrale del PCUS, alla riunione pansovietica dei collaboratori della KGB diceva della figlia di Tolstoj: "La sostengono, la nutriscono lì. La sostengono i nemici dell'Unione Sovietica, la nutriscono gli americani. E noi siamo così incapaci, che non ce la facciamo nemmeno a compromettere quella donna. Cioè, lavoriamo male". Alessandra era morta a New York nel 1979, all'età di 94 anni.

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il 12 febbraio del 1962

Il Ministro di Cultura, sig.ra Caterina Fùrtseva scrive un rapporto al Comitato Centrale:

"L'anno scorso al Ministero di Cultura dell'URSS si sono rivolti alcuni esponenti militari eminenti nonché alcuni scrittori e artisti con la proposta di creare all'occasione del 150 anniversario (nel 1962) della battaglia di Borodinò il film a soggetto - una riduzione cinematografica del romanzo di Lev Tolstoj "Guerra e Pace"... Lo studio "Mosfilm" si dichiarò molto interessato nella creazione del film "Guerra e Pace"... Siccome la trama drammatica e letteraria contiene tanti episodi delle battaglie militari, per girare il film lo studio avrà bisogno dell'aiuto del Ministero della Difesa dell'URSS. Il costo di quell'opera grandiosa costerà circa 4 milioni di rubli (senza contare il costo dell'aiuto del Ministero della Difesa). Però, secondo i calcoli approssimativi, la distribuzione del film nell'Unione Sovietica porterà il profitto di circa 40 milioni di rubli. Ritengo necessario di comunicarvi, che il film "Guerra e Pace" creato dai cineasti italiani e americani, nonostante il suo costo esagerato (secondo la stampa - circa $11 milioni), ha portato agli studi un profitto enorme. Gli enti stranieri già da adesso dimostrano l'interesse di comprare il futuro film sovietico.

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"Lo specchio della rivoluzione russa" - tale nome diede Lenin a Lev Tolstoj. Un po' di ragione dietro c'era: infatti, Tolstoj era dell'indole rivoluzionaria, ribella. Era uno sbugiardatore delle ipocrisie delle istituzioni sociali, la falsità dei tribunali e della chiesa, l'impudenza della vita dei ricchi, delle falsità di relazioni familiari. Proprio perciò l'editore Alexej Suvorin scriveva:
- Nicolai II non può fare niente a Tolstoj, non è in grado di rendere instabile il suo "trono", mentre Tolstoj, senza nessun dubbio, sta scuotendo il trono di Nicolai e della sua dinastia".

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Letterato professionista

Nelle sue relazioni con gli editori Tolstoj era pragmatico. Lui stesso nominava la somma dell'onorario, ne richiedeva il pagamento anticipato e scioglieva i contratti, se era scontento di qualche cosa. Insieme alla moglie, la quale gli aiutava di fare le correzioni (non si sa quante volte Sofia Andréjevna ha rescritto il testo del romanzo "Guerra e pace", secondo vari fonti da n. 6 a n. 14), faceva contabilità, correggeva le bozze stampate, Lev Tolstoj faceva un'impresa letteraria stravantaggiosa. Per la sua opera completa in 11 volumi ricevette 25 mila rubli in anticipo.

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Il terriero russo

Dopo la sua dimissione dell'Esercito Russo Tolstoj si trasferì a Jàsnaja Poliana e si occupò dell'economia domestica della sua azienda ereditata, cui superficie lui riuscì ad aumentarla n. 6 volte. Nell'anno 1860 Jàsnaja Poliana contava di più di 300 maiali, decine delle vacche, centinaia di pecore di razza, un apiario, una distilleria, e un frutteto enorme. Il burro, prodotto nella sua azienda, godeva la domanda pazza ai mercati di Mosca, mentre con il profitto dalla vendita del burro Tolstoj si comprava i nuovi terreni. E non ne ha perso: tutte le sue spese furono stracompensate dai raccolti enormi del grano.

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