(Dalla rivista "Ogoniòk" n. 44 del 08.11.2010)
La storia di Russia conosce tanti esempi, quando gli stranieri venuti nel paese non solo si davano corpo ed anima al servizio alla loro nuova patria, ma diventavano persino i simboli nazionali del paese.
Riùrik
Le cronache affermano, che il fondatore dello stato russo antico fu invitato dagli abitanti di Nòvgorod ad essere loro principe nel 862. La sua persona sin d'ora fa sorgere discussioni, e nella sua biografia ci sono tanti buchi neri. Secondo la versione più affidabile, il fondatore della dinastia dei principi e degli zar russi, la quale governava la Russia sino all'anno 1598, Riùrik era konung (cioè, principe) danese, Riùrik di Jutland.
Feofàn il Greco
Uno dei più grandi artisti della Russia antica venì in Russia dal Bisanzio circa l'anno 1370. L'unico lavoro di Greco cui originale è conservato sino ai nostri tempi sono gli affreschi della chiesa di Trasfigurazione del Redentore a Nòvgorod. Si ritiene, che il Maestro ha dipinto più di 40 chiese, illustrava i libri, disegnava le icone, gestiva la creazione degli affreschi del Cattedrale dell'Annunciazione a Mosca, nonché era l'autore di alcune icone famose, in particolare dell'Icona della Madre di Dio del Don, delle illustrazioni del Vangelo di Fёdor Koshka.
Simeon Bekbulàtovich,
il figlio del Principe Bek-Bulat della città di Kasimov, passato al servizio russo, era venuto alla corte dello zar Ivan il Terribile negli anni 1550. Nel 1573 questo discendente di Genghis Khan si battezzò ed accettò il nome cristiano Simeon Bekbulàtovich, e nell'anno 1575 per un anno circa diventò il Grande Principe di tutta la Russia. Ivan il Terribile scriveva al suo nome le petizioni, dove si chiamava con il nome diminutivo "Vania, figlio di Vassilij". Sin d'ora rimane enigmatica la storia dell'ascendere al trono a Mosca di un tartaro battezzato, il quale sino alla fine del periodo di Discordi (cioè dopo la morte dell'Ivan e l'interruzione della dinastia Riùrik) veniva considerato uno dei pretendenti più reali al trono russo.
Vitus Bering
Natio della città Horsens in Danimarca, Vitus Ionassen (in russo: Ivàn Ivànovich) Bering fu ammesso al servizio della Russia nel 1704, è rimasto nella storia come un Gran Navigatore, l'esploratore della penisola Kamciatka, ha passato il stretto fra la penisola Ciukotka e l'Alaska, il quale stretto ricevette poi il suo nome. I ritratti di Bering conosciuti risultarono poi essere quelli del suo zio. Solo nel 1991 fu trovata la tomba del navigatore e gli scienziati sono riusciti a ricostruire il suo vero aspetto.
Abràm Gannibàl
Abràm (Ibrahim) Gannibàl fu regalato nel 1706 nell'età di 8 anni allo zar Pietro I, il quale diventò suo padrino. C'è l'uso di credere, che il bisnonno del poeta Alexandr Pushkin era nato a Etiopia. Secondo un'altra versione Gannibàl era natio del sultanato Logòn, che esisteva alla confine degli attuali Ciad e Camerun. Nel 1999 (l'anno del bicentenario di Pushkin) fu organizzata la spedizione nelle città Logon-Birni di Camerun e Logon-Ghana di Ciad, la quale trovò qualche conferma dell'appartenenza di Abram Petròvich Gannibal all'etnia locale Kotoko. In Russia Gannibal era noto come il primo piantatore delle patate.
Caterina II
La principessa tedesca Sofia Augusta Federica di Anhalt-Zerbst, più conosciuta come l'Imperatrice russa Caterina (Alexéjevna) II, o Caterina la Grande, era venuta in Russia nell'età di 15 anni nel 1744. Ascesa al trono nel 1762, Caterina aprì il secolo d'oro della monarchia russa. Parlava russo con un accento forte, scriveva con tanti errori, ciononostante diventò una dei governatori più felici nella storia del paese.
Ossip Deribas
Don José de Ribas, in russo: Ossip (Iossif) Mikhàijlovich Deribas ha entrato in servizio russo nel 1769. Il nobile spagnolo partecipò alla battaglia di Cesmén, nell'assalto della fortezza d'Ismaìl, nel 1799 ricevette il grado d'Ammiraglio. De Ribas effettuava gli incarichi delicati alla corte russa - riuscì a far tornare in Russia Alexej Bòbrinskij, il figlio bastardo di Caterina II e Grigorij Orlov, partecipava nelle ricerche della cosiddetta "Principessa Tarakànova". E' noto come il fondatore e il primo governatore della città portuale Odessa, cui via principale porta il suo nome - Deribàsovskaja.
Ramòn Mercader
Jaime Ramòn Mercader del Rio Hernandes è famoso per aver ucciso nel 1940 a Messico l'ex leader bolscevico Leon Trotskij con una piccozza da ghiaccio. Dopo 20 anni passati nel carcere messicano, Mercader si traslocò all'URSS, dove ricevette il passaporto sovietico al nome di Ramòn Ivànovich Lopez, e la stella d'oro dell'eroe dell'URSS. Fu assunto nell'Istituto del Marxismo-Leninismo come collaboratore scientifico senior, gli fu assegnata una villa statale e l'appartamento vicino alla stazione del metrò Sokol. Nel 1974 era andato ad abitare a Cuba, dove era morto. I ceneri di Mercader sono seppelliti a Mosca, nel cimitero Kùntsevskoje.
Arnold Lokshin
Lo scienziato americano Arnold Lokshin chiese l'asilo politico all'URSS nel 1986, temendo la persecuzione da parte della FBI per le sue convinzioni comuniste. Sino alla fine degli anni 90'ta Lokshin era direttore del Laboratorio dell'Istituto della diagnostica sperimentale e terapia dei tumori a Mosca. Non si sa niente del suo destino ulteriore. Secondo una versione tornò negli USA, secondo le altre - se n'è andato o alla Corea del Nord, o a Cuba.
John Robert Holden
Il cestista americano John Robert Holden è uno dei più noti atleti naturalizzati in Russia. Dal 1002 gioca per ZSKA (tse-es-kà), nel 2003 diventò cittadino russo, conservando anche la cittadinanza americana. Nel 2005 per la prima volta giocò nella nazionale russa di pallacanestro, diventandone il primo giocatore nero. Holden giocava per la Russia nei campionati d'Europa nel 2005 e 2007, nell'Olimpiade del 2008. Nella partita finale del 2007 ha lanciato la palla decisiva, grazie alla quale la Russia vinse il campionato d'Europa.
venerdì 12 novembre 2010
Dieci immigranti stranieri i più famosi nella storia della Russia
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