sabato 8 dicembre 2007

Un altro paio di sketch di Mikhail Zhvanetsky

Mikhail Zhvanetsky nato il 6 marzo 1934 è un famoso scrittore satirico russo d'origine ebraica, l'autore e recitatore di numerosissimi sketch. Ecco un articolo su di lui nella wiki inglese, e questo il sito dei suoi ammiratori (in russo). Ho già pubblicato in un altro post le traduzioni di un paio dei suoi sketch che mi sembrarono traducibili.

Eccovi un altro paio:

NON AVETE ANCORA SENTITO LA NOSTRA ORCHESTRA...

Lei non ha ancora sentito la nostra orchestra, senta:
primo, abbiamo un cantante perfetto. Un ragazzo proprio buono. E' sempre disponibile con la gente, ti presta soldi se ne hai bisogno. Non fuma, non beve. Non impreca. Non ha mai offeso nemmeno una mosca. Non ha strappato nemmeno una foglia d'erba. Ovviamente, quando lui canta, lascia desiderare meglio. Ma ricama! Bravo ragazzo. Non lo possiamo licenziare.

Ecco il pianista: grande animatore della vita sociale del collettivo: raccoglie le offerte del denaro per tutti i compleanni od altre feste, organizza i picnic, tutti gli eventi li organizza lui. Ovviamente, noi ci sforziamo di fare in modo che lui tocchi il pianoforte il meno possibile, però se lui lo vuole fare... Come fai a cacciarlo? Lui stesso può mandar via dall'orchestra ciascuno di noialtri.

Non vi avvicinate al nostro sassofonista, ora si sta curando dall'alcoolismo. Quando lui è sobrio, è anche capace, ma non nella musica, purtroppo. Lui è un atleta - sollevatore di pesi. Adesso deve guarire, chi avrà il cuore di licenziarlo?

E questa donna, che suona il contrabbasso, è madre di due bambini. Va da se, che lei non può tenere il ritmo. Ma mica avrete coraggio di licenziarla? Ci son due bambini che piangono cercando il padre? Che lei suoni un po' - cosa altro fare?

E questi due flautisti li abbiamo preso dalla strada: perivano i ragazzi. Qui almeno sono in caldo...

Il nostro percussore non vi piacerà, ne sono certo. E da tempo già, che lui non piace a nessuno, ma deve andare in pensione fra due mesi. Che lui suoni fino alla fine. Non siamo mica bestie noi...

Adesso Lei ha capito perché la nostra orchestra suona così?!

CHI E' UN TALE OISTRACH?

Chi è un tale Oistrach? Gli prendete via l'archetto, il violino, il vestito e la penna. Cosa rimane? Niente.

E un tale Richter? Tutti gridano entusiasmati: "Richter! Richter!" Gli prendete il pianoforte, l'orchestra, le note, non lasciate entrare il pubblico, e non gli permettete di canticchiare. Dove sarà il vostro Richter? Dite, dove? E chi sta dinanzi a voi? Un tizio uguale a me, uguale a voi, uno come tutti gli altri.

E dove è il vostro poliziotto stradale? Gridano: "Poliziotto stradale! Poliziotto stradale!". Se gli prendete il fischio, la pistola e il manganello a strisce, lui potrà gridare a qualsiasi incrocio, ma non si fermerà nessuno. L'unico che lui riesce a fermare è un ciclista, ma deve afferrarlo con la mano. Però questo può, in risposta, picchiarlo, perché chi è dinanzi a lui? Poliziotto stradale? E cosa si è messo ai piedi? Sandalietti!

Ora, se uno ci prende... Oppure se uno ci da... Ma no, se ci portano via... i vestiti...
Ora sì, che saremo in grado di dividere la gente secondo il sesso, e poi cosa? Niente... Una spiaggia... Ma è un paese del Nord allora, non è dunque una spiaggia. Chi deve obbedire a chi?
Le persone fisicamente deboli obbediscono a tutti gli altri. Quelle fisicamente forti, si comportano come gli pare bene. E sanno usare il proprio cervello? No!

E come distinguere i militari da tutti gli altri? Un alce qualsiasi, arrivato per caso dal bosco in città potrà sputare a qualsiasi colonnello o generale, o spingerlo. E quello non potrà nemmeno battere i piedi - perché è scalzo e pettinato "a calvo"...

Ecco perché ciascuno deve tenere forte quello che lui ha. Se hai buona moglie - tienila.
Se hai pianoforte - tieni pianoforte, tieni il pubblico. Hai un violino? Oppure un manganello a strisce, una pistola, pantaloni di uniforme? E' secondo questi pantaloni, pianoforte, moglie e violino che la gente ci distingue dagli altri nudi!

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