lunedì 7 settembre 2009

Radiocronaca diretta

La radio "Eco di Mosca" una volta a settimana trasmette una "radiocronaca diretta", assai divertente, di un evento storico. Eccovi, all'esempio, la cronaca del ritorno di Cristoforo Colombo dalla sua prima navigazione:

La Spagna oggi incontra il navigatore genovese Cristoforo Colombo, tornato dal suo viaggio all'Occidente durante il quale ha raggiunto la costa dell'India. Nel porto Palos de la Frontiera fu accolto dal re Ferdinando e la regina Isabella. Il corrispondente dell'Eco di Mosca ci trasmette in diretta:

E' difficile descrivere l'entusiasmo della gente radunata nel porto Palos de la Frontiera. Esultano e salutano l'uomo chi ha scoperto il percorso più breve a India tramite l'Occidente. Ora i navigatori non dovranno più fare il giro dell'Africa per arrivare alla sua costa. D'altronde, il fatto desta più gioia al re Ferdinando e alla regina Isabella, mentre il popolo è più curioso delle cose portate da Colombo dalla navigazione così lontana. Prima di tutto sono gli abitanti stessi dell'India. Mori, robusti, un po' attoniti da quello che succede, con una certa paura loro guardano la folla, la quale al suo turno, esamina incuriosita gli ospiti d'oltremare. Ma non sono solo loro ad attrarre l'attenzione della gente. Esaminano, interessati anche i frutti e le piante esotiche, portate da Colombo dall'India per essere regalate al re e alla regina. Il navigatore stesso ha l'aspetto alquanto stanco, ma felice. Le sue navi "Nina" e "Pinta" sono un po' logorate dal viaggio, mentre l'equipaggio è contento di essere tornato in Europa. Le mogli ed i figli di molti marinai sono venuti in porto al loro incontro. Il fatto è che la notizia del ritorno di Colombo arrivò in Spagna un mese fa, quando fu sentito, che "Nina" e "Pinta" erano ancorate nel porto di Lisbona.

Bisogna aggiungere, che Colombo salpò con tre navi, ma il galeone "Santa Maria" colò a picco presso la sponda dell'India dopo aver intoppato uno scoglio. Intanto, il navigatore stesso intende fra poco di fare un altro viaggio ad India, lui spera che la Spagna lo appoggerà in questa nuova impresa.

Colombo:
"Sono felice d'esser tornato in Spagna, ma spero di rimaner qui poco tempo. Presumo che bisogna senz'indugio cominciare già ad equipaggiare una nuova spedizione, più consistente ed alla scala più grande. L'India potrebbe diventare per la Spagna un partner valido commerciale e strategico, e dobbiamo aver fretta per superare i concorrenti. Sperò, che la mia prossima navigazione darà inizio alla collaborazione a lungo termine fra l'India e la Spagna".

Il re e la regina di Spagna approvarono il nuovo progetto di Colombo e promisero equipaggiare una nuova squadra navale per la navigazione all'India. D'altronde già il primo viaggio ricevette un alto apprezzamento della coppia reale. All'esempio, la regina Isabella lo dichiarò "un evento storico per tutta l'Europa".

Isabella:
"Oggi è un giorno glorioso per la nostra grande Patria. Vorrei sottolineare, che il viaggio sarebbe impossibile senza l'alto patriottismo dei nostri marinai e capitano, senza la loro dedizione assoluta agli interessi del nostro paese. L'amore alla Patria gli dava il rinforzo nei momenti difficili del viaggio. Nelle bufere loro ricordavano i vitigni dell'Andalucia e i monti Pirenei e tendevano più forte le funi, allentando le scotte. Nelle ore noiose di calmeria loro ricordavano la Spagna per cacciar via le paturnie. Sono sicura, che questi uomini nobili di spirito e forti di corpo, usciti con onore da tutte le prove subite, a volte, durante il loro lungo viaggio piangevano ricordando il nostro paese. Ma hanno superato tutte le prove in nome della Patria. Erano arrivati sino ad India. Anche i portoghesi potevano farlo, ma siamo stati noi ad essere primi in India. Ed e giusto: poco fa' siamo stati noi a vincere la Riconquista, cacciando via gli eretici dalla nostra terra. Perciò era naturale che proprio noi arriviamo primi a India, perché siamo un popolo protetto dal nostro Signore".

Ma mentre nella Spagna la riuscita della spedizione di Colombo era accolta in trionfo, non tutti condividono l'ottimismo degli spagnoli. In certi altri paesi il successo dell'esploratore viene messo in dubbio. La navigazione di Colombo risultò nel centro d'attenzione della pressa dell'Europa occidentale. Ecco il riassunto delle più interessanti pubblicazioni:

"Gli Spagnoli fecero una bella gita marittima, ma non si son'avvicinati all'India nemmeno di un passo" - fu il capotitolo del giornale portoghese "Boas Ventos". L'edizione richiede le prove del fatto, che Colombo in realtà era stato lì, dove intendeva andare. Alcuni aborigeni, un po' d'oro e piume portati dal viaggio non fanno una prova sufficiente. Queste cose lui poteva portare anche dalle altre parti. Forse il genovese scoprì un'isola, e per l'ignoranza la prese per l'India, continua il giornale. Anche "à la mer" francese dubita il successo del Colombo. Al periodico sembra strana l'idea stessa del viaggio, siccome è ben noto, che l'India si trova all'Est, mentre lui navigava nella direzione opposta, perciò doveva allontanarsi dall'India, anziché ci avvicinare. Il ciò significa che la giubilazione degli Spagnoli è infondata. L'atteggiamento ancor più scettico esprima la "Queen of the Seas" britannica. Il giornale scrive, che non c'era nessun viaggio affatto. I re di Spagna vogliono semplicemente truffare il mondo, perciò inventarono la navigazione in India. E' noto, che la Spagna è indietro del Portogallo nelle esplorazioni geografiche, perciò volle prendere una falsa rivincita, ma in risultato, quello che dimostrò a tutti, era la sua stupidità e debolezza", - aggiunge il periodico. Mentre l'altro periodico britannico, "King Henry", non dubita affatto, che il viaggio ha avuto luogo in realtà. Il giornale sospetta che Colombo era sgarrato e commesso un viaggio, d'altronde assai singolare, dintorno all'Europa. E gli aborigeni e l'oro gli ha portati, probabilmente, dal Khanato della Crimea dove era capitato a causa della sua ignoranza completa della geografia e della navigazione".

Frattempo, l'India stessa, fu alquanto commossa dai messaggi sul viaggio di Colombo. Gli Indiani stanno tentando di farsi un'idea su di quando e dove il Colombo sbarcò la costa del paese. In particolare, i fonti nel sultanato di Delhi suppongono, che nonostante tutto, Colombo ha sbagliato, e visitò qualche altra terra. Lo dichiarò in intervista concessa al corrispondente dell'Eco di Mosca il Sultano Nisamshakh:

Nisamshakh
"L'affare è molto strano. Non abbiamo nessun'informazione sulla visita. Ritengo, che se quello Spagnolo avrebbe davvero visitato le nostre parti, mi avrebbe fatto una visita. Accolgo sempre volentieri gli ospiti, in particolare quelli venuti da così tanto lontano. Forse, infedeli ignoranti, hanno fatto una delle loro solite confusioni ed anno visitato un altro posto. Però, in ogni caso, non devono dire, che ci hanno "scoperti". Al contrario, siamo stati noi a scoprire il mondo degli infedeli. I nostri antenati già abitavano questi parti quando i loro correvano ancora i boschi, essendo vestiti nelle pelli d'animali! Vorrei solo ribadire, che non credo tanto al fatto del soggiorno di questo Colombo in India".

Bisogna aggiungere, che Colombo da tempo già tentava di promuovere il progetto del viaggio all'India tramite i mari occidentali. Ma quando la sua idea fu rigettata dai portoghesi, lui si traslocò in Spagna, la quale consentisse d'approvvigionarlo di tutto il necessario per la spedizione.

Ci sono molte altre radiocronache del genere: sull'assassinio del Cesare in Senato ("Il giorno di oggi diventò un giorno nero per la Repubblica Romana: nell'edificio del Senato fu assassinato il Dittatore e Console Gaio Giulio Cesare. I dettagli ci sono riferiti dal corrispondente parlamentare della radio "Eco di Mosca"...); L'arrivo a Parigi della principessa russa Anna, una delle figlie del principe Jaroslàv di Kiev, fidanzata del re di Francia; La guerra della Rosa Bianca e quella Rossa in Inghilterra; La Guerra di Troia (Il nuovo sviluppo ricevette il conflitto fra Grecia e Troia. Le navi greche oggi sono arrivate alla costa di Troia...).

Possono essere lette, ascoltate o scaricate dal sito della radio "Eco di Mosca"

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