- Dottore, forse bisogna rilassarmi, svagarmi, andare a visitare Liechtenstein?
- Ma di che Liechtenstein Lei sta parlando? E' un paese così tanto piccolo, e Lei soffre di clausterofobia!
Il sogno americano: Guadagnare un milione.
Il sogno russo: Spendere un milione.
- Sai come i camionisti dei TIR chiamano ai ciclisti?
- Come?
- Croccanti!
Cosa può essere migliore di una passeggiata all'aria fresca? Solo una cosa, forse: trovarsi in una stanza piena di fumo di sigarette, bevendo vodka con gli amici.
Mi duole l'anima, ma appena comincio a curarla, iniziano i dolori nel fegato...
Che felicità, quando la gioia arriva non da sola, ma con una bottiglia di vodka!
La ricetta del cocktail alcolico:
Prendere due bicchieri. Riempire uno di vodka, l'altro di acqua. Fare un'espirazione e bere d'un solo fiato il bicchiere di vodka. Fare un'altra espirazione e bere a piccoli sorsi il bicchiere di acqua. Fare alcuni salti sul posto per mescolare bene i due liquidi nello stomaco. Il cocktail è pronto!
- Sino a che ora rimanevano ieri gli ospiti nella casa tua?
- Sono andati via quando si era rotto il cavatappi.
Me la raccontò mio padre. Circa 20 anni fa si era recato in viaggio d'affari al lago Issyk Kul' (Kirghizia). E' un posto balneare, ma solo dall'estate, e lui ci era dall'inverno, quando ci rimangono solo gli abitanti locali. E' ovvio, che tutti i negozi fanno ricavi solo dall'estate, e dall'inverno sono in letargo. Lui entra in un negozio e vede il commesso sedere su una sedia e disegnare sulla bottiglia del cognac a tre stelle, altre due stelle con una penna rossa. Alla domanda naturale: perché? ottiene una risposta geniale: Queste bottiglie ci anno fornito 2 anni fa e nessuno non ce gli ha comprate ancora.
Nota mia: tre stelle sulla bottiglia di cognac significano 3 anni di stagionatura, 5 stelle - 5 anni, lettere KB - 7-10 anni, lettere KC più di 10 anni...
Stiamo bevendo birra a casa del mio amico. E' afa, la finestra è aperta. Facciamo le nostre chiacchiere. Dalla finestra dell'appartamento del piano sotto si sente un grido in basso:
- Vassili, vai a casa!
Fra un po' si ripete il grido:
- Vassili, al pranzo!
In risposta da sotto sentiamo una voce infantile sonora e acuta, che grida:
- Vai al cazzo!
Una pausa. La stessa voce di basso, sta volta non grida, ma domanda piano:
- Maria, è il nostro?
La voce femminile risponde piano:
- Non mi risulta.
La voce di basso grida di nuovo:
Vassili, a casa!
Una domanda nel sito di automobilisti dilettanti:
- Ho controllato il livello dell'olio, il tastatore è secco. Ma lo strumento sul cruscotto me lo dimostra normale, la lampadina "manca l'olio" non si accende. A chi devo credere, al tastatore, o alla lampadina?
La risposta:
- Tiro fuori il mio cazzo e lo misuro con un righello: 15 cm. Ma mia moglie mi dice, che secondo le sue sensazioni è 5 cm. A chi devo credere, alla moglie, o al righello?
martedì 6 maggio 2008
battute e storielle varie
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3 commenti:
Caro Sergio,mi chiamo Silvia ho 29 anni e provengo da una piccola cittadina del nord Italia vicino a Treviso tra le mie tante passioni c é il teatro alla quale mi sto' avvicinando attraverso degli studi, volendo creare un nuovo personaggio che da corde russe darebbe voce alla vostra cultura mi chiedevo se potevo usare il tuo materiale per farlo parlare e divulgare cosi' un po' della vostra unicità . Pensando che ti avrebbe fatto piacere vorrei sapere cosa ne pensi.
I miei più cari saluti
Silvia, non so cosa dirti davvero. Le barzellette sono il patrimonio comune, non ho nessun diritto d'autore. Mentre alcuni miei post hanno autori: Zhvanetski, Altov, web-rivista beseder, ecc.
la migliore storia presente sul tuo blog è quella dei genitori che chiamano il bambino e ricevono insulti! l'ho raccontata a tutti i miei amici!! bellissima : )
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