- Dunque, Lei pretende alla carica del cervo? E quale era il suo lavoro precedente?
- Mah... per lo più, stavo da parte, pasturavo sull'erba.
(Nota mia: il cervo in gergo significa anche scemo, idiota, sempliciotto)
Come bisogna rispondere alle domande durante l'intervista nell'ufficio collocamenti
1. Perché Lei vuole lavorare proprio nella nostra compagnia?
- Lei è idiota, si? Come tutti i pretendenti prima e dopo di me, ho mandato il mio curriculum a decine delle ditte. M'impiegherò laddove mi proporranno il lavoro più presto e mi pagheranno più.
2. Secondo Lei, perché dobbiamo assumere proprio Lei?
- Ma in genere, avete bisogno di lavoratori, o meno? Eccome, guardi! Sono lavoratore! Dovete preferire proprio me, perché sono, senza dubbio, molto più intelligente di quelli, che mentivano alle vostre domande le solite scemenze standard. E a proposito, sono persino più intelligente di Lei, perché mai avrei fatto 'ste domande stupide a nessuno.
3. Che stipendio Lei vorrebbe percepire?
- $2,5 milioni all'anno. Questa somma la percepisce il Presidente degli USA. Ma Lei davvero ritiene 'sta domanda intelligente? Ovvio, vorrei percepire lo stipendio tanto alto, quanto mi siete in grado di pagare. Solo che non me lo pagherete comunque. Allora, perché tutte 'ste blatere? La scelta sarà comunque mia: mi dica il vostro prezzo, e Le risponderò se lo accetto, o meno.
4. Perché Lei si è dimissionato dal lavoro precedente?
- Ma Lei era stato reclutato da una scuola speciale, dove studiano i deboli mentali? Che differenza Le fa, perché ne sono andato via? Tanto non cambierete niente nella vostra ditta per il mio bene. Ma a cosa Le serve la mia risposta? Primo, Le risponderò delle bugie. Secondo, supponiamo, che Le darò una risposta sincera: stipendio basso, mancata promozione, mancate le prospettive di carriera, litigio coi colleghi, non son piaciuto al cane del Capo. E poi? Comunque non sapete, se m'intenderò o meno con il vostro capo, il vostro personale, o il loro cane. E per saperlo, bisogna provarmi.
5. Come Lei vede il Suo futuro nella nostra compagnia fra 5 / 10 /20 anni?
- Se sarei così inetto da rimanere nella vostra compagnia 5 anni, allora non varrebbe la pena di assumermi affatto. Ma anche la vostra compagnia... EccoLe una controdomanda: come vede la vostra compagnia il suo futuro fra 5 / 10 / 20 anni? Come? Non si sa? Ma se voi stessi non sapete cosa succederà con la vostra compagnia fra 20 anni, se funzionerà ancora, che nicchia del mercato intende occupare, come posso saperle io, tutte 'ste cose? Ma siete drogati, tutti voi qua, di sicuro!
6. Elenca le Sue realizzazioni, i conseguimenti al lavoro precedente.
- Dunque, il mio curriculum non Le basta? Va bene. Ho lavorato eccellentemente, effettuavo i miei compiti a perfezione. E' un bel raggiungimento, vero? Se gli altri vostri lavoratori solo di rado lavorano bene, La deluderò: in una ditta gestita bene, avente i lavoratori buoni, nessun raggiungimento deve esserci affatto! Bisogna lavorare, invece di struggersi con delle sciocchezze e raggiungere i raggiungimenti!
7. Come Lei vede un capo, che sia ideale per Lei?
- Primo, non vorrei vederlo mai, affatto. Secondo: non m'importa. Non m'interessa il suo aspetto. Che sappia gestire: porre i compiti giusti e in modo comprensibile. Nient'altro non m'importa, non avrò obiezioni anche se lui giri l'ufficio nelle mutande rosse, accavallato su un capibara bianco.
8. Elenca i Suoi pregi.
- Oh, è un'altra di fila domanda intelligente, sì? So suonare il mandolino e sputare a distanza di 15 metri! La mia qualifica è indicata nel curriculum. Se, oltre a ciò, vi serve un'altra cosa, me la domanda pure! Ma se nemmeno voi stessi non sapete cosa volete da me, di cosa avete bisogno, mi scusi, non La posso aiutare di niente. Per formulare le voglie e i desideri vaghi e celati, bisogna rivolgersi al psichiatra.
9. Quali sono i Suoi difetti?
- Ma Lei spera davvero, che Le gli dica? Dovrete aspettare a lungo! Decidete, di cosa avete bisogno, allora Le dirò, se ho quel difetto, o meno. All'esempio, ho un difetto grave: ho una bella voce tenore, canto bene. I miei vicini di casa ne sono scontenti, se ne lamentano alle autorità, ma nel conservatorio dicono, che sono molto talentato. Un altro mio difetto: quando mangio la minestra, muovo il cucchiaio verso di me, e non da me. Eccolo, il difetto.
Per farla breve: restituisca pure 'sta pagina con le domande a quel povero bimbo, che soffre del morbo di Down, dal quale lo avete tolto, e non lo urtare più, il poverino è già offeso abbastanza dalla natura. Se non sapete, di cosa avete bisogno, assumete pure me! Ci abbiniamo a meraviglia, siccome anch'io non so di cosa voi avete bisogno! Di conseguenza, fra di noi ci sarà l'accordo e l'armonia.
(il testo russo: http://www.rabota.ru/v3_forumMessageList.html?tid=646877)
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