mercoledì 27 febbraio 2008

Aneddoti storici su di Stalin, 3

Aneddoti storici su di Stalin
dal libro di Jùri Bòrev "Staliniàda", 1991
Terza parte

Instabilità

Stalin apposto creava per la gente le situazioni d'instabilità, perché ciascuno possa essere beccato, si senta colpevole, abbia paura... Così alla fine degli anni 30'ta simultaneamente furono deliberate n. 2 disposizioni del governo:
1. Permettere la costruzione dei cottage privati (dacia, cottage estivo di campagna).
2. Vietare la vendita dei materiali di costruzione ai privati.
Così, ciascuno chi si costruiva un cottage diventava ladro.

Congratulazione vergognosa

il 14 giugno del 1940 i fascisti tedeschi hanno occupato Parigi. Sull'ordine di Stalin, Mòlotov (ministro degli Esteri sovietico) congratulò a Hitler con il successo.

L'avvertimento fatale

Un diplomatico sovietico chi lavorava a Parigi durante l'occupazione tedesca della città in marzo-aprile del 1941 analizzando i giornali militari tedeschi capì, che i tedeschi si stavano preparando ad attaccare Russia. Ha scritto a Stalin della sua trovata. Presto, il diplomatico imprudente fu richiamato a Mosca. Qui rimase sospeso, non gli davano nessun'incarica. Stava a casa, salariato ma senza fare nessun lavoro. In giugno i tedeschi hanno aggredito l'Unione Sovietica. E quando in ottobre del 1941 le troppe tedesche arrivarono già vicino a Mosca, il diplomatico fu arrestato con un'accusa fantasmagorica: il tentativo di discordare le relazioni d'amicizia fra l'Unione Sovietica e Germania! Il meccanismo punitivo funzionò con un ritardo, ma con la crudeltà implacabile: fu condannato a 10 anni del carcere.

Hitler su di Stalin

Un tedesco chi studiava negli anni 50'ta nell'Università di Mosca mi raccontò su un parere di Hitler rimandato dalla tradizione: "Stalin è crudele come una bestia, e vile come un uomo. Quando conquisterò la Russia, nominerò Stalin il suo governatore (Hauleiter). Nessuno sa maneggiare il popolo russo meglio di lui". Se era vero, anche nel caso della sconfitta, Stalin non rimarrebbe disoccupato.

Avventuriero

Un certo Soldatenko fu mandato in esilio nella città di Vorkutà (dietro al circolo polare) per aver commesso delle truffe. Dopo la fine del termine della sua punizione lavorava come una persona libera in uno stabilimento d'estrazione minerali dove trascinava una vita "vegetale". Ma continuava a nutrire la speranza nella vita migliore. Quando la radio annunciò l'inizio della guerra, Soldatenko capì che era venuta la sua ora fortunata. Chiamò da un tassofono il numero del direttore dello stabilimento dove lavorava. Gli rispose la segretaria. Soldatenko le si presentò come Poskrёbyshev (il famoso segretario di Stalin) e disse: si prega di notare la telefonogramma dal compagno Stalin: "Viste le circostanze estremi della guerra, ordino di nominare al liberato Soldatenko vice direttore dello stabilimento di Vorkutà. Stalin", ed ha messo il ricevitore. La segretaria era corsa a cercare il direttore. Il truffatore la aveva calcolato bene: nelle circostanze della guerra nessuno avrebbe osato verificare la chiamata, tanto meno da Stalin stesso. Così diventò vice direttore di uno stabilimento di produzione enorme. Anche dopo la guerra occupava varie cariche alte assai. Ma il desiderio di fama e gloria fece la sua rovina. Ha deciso di farsi la biografia dell'eroe militare, si comprò la stella d'Eroe dell'URSS ed ha intervenuto alla TV con le sue "memorie" militari. Ma la TV è una specie di raggi X sociali. Fu smascherato.

Tutto per la vittoria
- Compagno Stalin, già stiamo facendo tutto il possibile!
- Non vi limitiamo. Vi è permesso di fare anche l'impossibile.

Battaglia sul Volga

Il maresciallo Malinòvski raccontava in un cerchio ristretto delle persone dopo la festa di XX anniversario della battaglia di Stalingrado:
- Le due Guide, Hitler e Stalin, fecero una tritacarne vicino a Stalingrad. Visto il nome della città, aveva un significato simbolico. Le steppe dietro il Volga non servivano a nessuno, così come la città completamente distrutta. Quando le perdite superarono 600 mila persone, 5 comandanti dei fronti si erano riuniti ed hanno elaborato un piano come dividere l'esercito di Paulus dalle forze tedesche principali e liquidarlo. E lo fecero dopo aver ottenuto la nulla osta dal Quartiere Generale. Poi, l'idea dell'operazione fu attribuita a Stalin.

Maresciallo prigioniero

Negli anni 1943/44 Stalin non si immaginava ancora bene il futuro della Germania dopoguerra, e teneva al maresciallo Paulus prigioniero per il caso se la Germania avrebbe bisogno di un Keiser nuovo. Il maresciallo viveva vicino a Mosca, in una casella di legno sulla sponda di un lago. Dintorno al lago fu fatto un sentiero, dove il maresciallo passeggiava.

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