mercoledì 8 ottobre 2008

Come fare per aprire un ristorante in Russia?

Un articolo di Dmìtri Denìsov, pubblicato nella rivista Business in 2005

Apriamo un ristorante

La commedia di approvazioni e certificazioni


Alla domanda semiritorica: “Perché in Russia sono così pocchi i ristoranti e caffetterie di prezzi bassi?” la risposta suona anche essa alquanto ritorica: perché un eventuale ristoratore deve consumare sette paia di stivali di ferro prima di ottenere il permesso di aprirne uno. Proprio durante un tale viaggio di solito sparisce il desiderio di fare un locale di prezzi bassi...

Ed ora facciamolo insieme quest’itinerario dificoltoso da percorrere per diventare ristoratore.

La cosa che in Russia si chiama “lavoro d'approvazioni e certificazioni per aprire un posto di ristorazione pubblica” ovviamente non corrisponde in tutti i dettagli alla descrizione dell’Inferno nella “Commedia Divina” del Dante Alighieri, ma molte somiglianze ci sono comunque. Anche qua ci sono i suoi “cerchi” i quali, stranamente, sono 9 di numero, ci sono anche dei “peccatori”, cioè funzionari delle autorità di controllo. Il grande poeta aveva Virgiglio come guida sull’Inferno, noi invece utiliziamo i servizi di un perito, chi ha preferito di rimanere anonimo. Lo faremo chiamare Mikhail, lui fa direttore di un dipartimento speciale in una grande struttura di ristorazione. Il suo unico compito durante molti ultimi anni è quello di ottenere dei permessi, licenze ed approvazioni per poter aprire i nuovi ristoranti. Ha dietro le spalle le esperienze di aver aperto con successo alcune decine di ristoranti e caffeterie nuove.

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