sabato 14 gennaio 2012

Eccomi, son caduta

Nel n. 1 del giornale "Novaya Gazeta" del 2012 ho letto uno schizzo conmovente "Eccomi, son caduta" su come la gru galleggiante "Zacharij LK 600" capace di sollevare 680 tonnellate, utilizzata x costruire un nuovo ponte sul fiume Dniepr a Kiev, si ribaltò e cadde il 18 novembre del 2012. Il giorno successivo lei ha aperto un account in twitter con un messaggio:
- Eccomi, son caduta.


La gru Zacharij in posizione funzionante

Il pubblico nella rete subito sentì l'interesse e la simpatia verso la sfortunata, la quale continuava a pubblicare i messaggi sempre nuovi:

- Sono venuti i soccorritori, hanno liberato n. 3 persone. Altre 5 si erano liberati da soli, tutti son vivi. Mi scusate, ragazzi, lo ho fatto senza volere.

- Ho sentito dire, che ho danneggiato uno dei pontoni e ho piegato il mio braccio in più posti. Che mi mancava poco per schiacciare le vetture in un ingorgo di traffico sulla sponda. Ne chiedo scusa ancora una volta.

Ad un twitt di fila era allegata una foto:

- I soccorritori sono così piccoli, mentre io sono così grande.

Poi seguì una foto biografica:

- Ricordo, come ho installato la prima sezione sul ponte Podòlskij. Era dall'estate.


La gru piegata x trasporto

Verso la sera cominciò un pellegrinaggio vero e proprio della gente alla gru caduta, si facevano le foto insieme con essa.

- Dicono, che Janukovic in persona verrà a vedermi. Ci son ingorghi sull'Obolon'. Ho paura.
- Sto perdendo il mazout e gasolio. Sono ferita grave. Mi sento sempre peggio. Janukovic non è ancora venuto.
- Alina, puoi dire ai bimbi, che non si preoccupino. Mi ripareranno, forse - rispondeva la gru Zacharij alle mamme.

- Il mio braccio verrà amputato, mi metteranno uno nuovo. Funzionerò di nuovo. Solo bisogna aspettare la primavera, mi hanno detto.

-Grazie a tutti, che mi fanno i "like". Non sento più la solitudine, - reagì la gru.

- Questa fine settimana ho fatto conoscenza con gli abitanti della città, per i quali costruisco il ponte. Siete buoni.


La gru caduta

- Mi vengono a visitare i cortei matrimoniali. Si fanno le foto con me in sottofondo. Saluto a tutti promessi sposi.

- Oggi è la giornata del sole. Bello! Il braccio mi prude dall'ansia di lavorare.
- Ecco come il tempo può migliorare lo stato d'animo, - disse la Zacharij.

- Ho sentito dire, che il primo ministro Azarov è scontento dei tempi di costruzione del ponte. Ma certo! Sono pure ancora giaciuta! Sono in furie!..

Ora più di 3 mila amici comunicano con la gru. Uno, con il nickname volodia_lenkuz, le scrive:

"Pazienza, amica! La fucina "Lenin" garantisce, che fra tre mesi ridiventerai sana e salva!"

Uno twitt di fila di Zacharij:

- Ho sentito dire, che in Russia sono le elezioni. Come va, vicini?


- Grazie per la compassione, - le rispondono, - siamo apposto, non ci sarà più il monopolio di un partito nel parlamento! "Male, Zachar, cara, ci hanno truffati una volta di fila".

- Vorrei andare al comizio a Mosca. Ci sarei pure utile! - risponde la gru.

La corrispondente del giornale la ha invitata all'intervista nel McDonalds vicino.

- Purtroppo, non posso venire, rispose Zacharij. Pure son caduta.

Poi un twitt di fila:

- 9 giorni son rimasti al Capodanno. Chi lo festeggerà con me?

Noi! - le rispondono. - Solo organizzaci un po' della nevicata, per favore.


Ecco il riferimento all'articolo. La giornalista ha fatto un errore: scrive, che con il nome Zacharij la ha battezzato il suo portavoce sconosciuto. Mentre in tutte le foto si vede, che il nome è scritto sul bordo della chiatta e su tutti i suoi pontoni, cioè, è il nome ufficiale della "nave", quello di nascita...


Le foto sono dal sito www.webpark.ru

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