lunedì 10 maggio 2010

Le mani benedette

Marito e moglie da sera guardano un film dell'orrore. Di repente sullo schermo appare un mostro orribile. La moglie:
- Mamma mia!!!
Il marito:
- Hai ragione, la assomiglia...

Alexandr Lukashenko dichiarò, che era stanco di fare il presidente. L'incoronazione si svolgerà giovedì.

Una piccola bambina per caso vede suo padre uscire dalla doccia e domanda sua mamma:
- Mamma, e cosa è quel cosettina che il babbo ha?
- Ma figlia mia, se non fossi quella cosettina, tu non ci saresti.
Poi pensa un attimo ed aggiunge:
- Ed io nemmeno.

- Мне завтра с 7 утра бухать.
- А как же печень?
- Печень в курсе.

- Domani devo cominciare a bere alcolici dalle 7 di mattina.

- Ma quanto mai il tuo fegato?

- Il mio fegato è già al corrente.


Il passato della Russia è orribile, e il suo futuro è brillante. E così continuerà per sempre.

- Io per principio non corteggio le ragazze, che già hanno un ragazzo. All'esempio, corteggiavo Liudmila, ma appena sono diventato il suo ragazzo, la abbandonai.

Ero così triste e malinconica, che Dmitrij subito si mise a consolarmi come meglio poteva... Ma lo poté solo due volte.

Due cazzi disputano, cui padrone è migliore:
- Il mio ogni giorno mi porta delle donne nuove.
- In cambio, il mio ha le mani benedette.

La pubblicità di un mezzo insetticida: "Gessetto Màshenka è l'ultima cena degli scarafaggi!"

Dalle repliche di Faina Ranévskaja, la famosa attrice sovietica:
- Ciascuno è libero di disporre del suo proprio culo come meglio gli pare. Perciò ora alzo il mio e vado via (Sulla riunione del Partito nel teatro di Mossoviet, dove era biasimata la condotta non-marxista di un attore fesso).

Alla mostra di capolavori della pinacoteca di Dresda svoltasi a Mosca prima di essere restituiti alla Repubblica Democratica Tedesca, un giovane dinanzi alla Madonna Sistina, commenta alla sua amica:
- Non so perché, ma questa donna non m'impressiona tanto...
Ranévskaja replica:
- Giovanotto, quella donna durante tanti secoli impressionava tante persone, che adesso lei stessa può scegliere, a chi impressionare, e a chi meno.

- Come va, Faina Gheòrghievna?
- Cara mia, Lei sa cosa è "merda"? Ecco, paragonata con la mia vita essa è marmellata!

Aver interpretato un film mediocre è come aver sputato all'eternità.

In presenza di Ranevskaja ed altre donne qualcuno aveva usato la parola "culo" (žopa). Una donna lo biasimò:
- La parola "culo" non esiste!
Ranevskaja replicò:
- Come mai? Il culo esiste e la parola no?
[Kak tak? žopa jest', a slova niet? "non esiste" era inteso "nella lingua delle persone educate"]

Ranévskaja nella commedia "Trovatello", 1939

Ranévskaja nella commedia "La primavera", 1947

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